"Troppa gente al negozio etnico"

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"Sono passati quasi dieci giorni dal blitz della municipale che ha portato alla denuncia della titolare per assembramento della clientela, ma il negozio etnico al 327 è ancora aperto e gli avventori continuano a riunirsi davanti all’ingresso, in barba ai decreti del Governo".

Lanciano l’ennesimo grido d’allarme i residenti di viale Gramsci, una richiesta d’aiuto scomoda se si pensa che siamo in piena emergenza Coronavirus ed esistono regole precise sulle distanze minime tra le persone.

"La situazione è gravissima – fanno sapere dal gruppo del Controllo di vicinato – e per questo abbiamo appena depositato un esposto in Prefettura per chiedere come mai l’attività opera ancora indisturbata e se c’è l’intenzione di sospenderla".

"Ci pare assurdo – dicono i residenti – che per altre realtà colpevoli di violare le regole servano massimo duetre giorni per abbassare le serrande, mentre in questo caso non ci sono notizie".

La convivenza è sempre più difficile e la tensione è ai livelli massimi. "L’altro giorno abbiamo assistito a due risse – racconta il gruppo di cittadini – e quando da un balcone è arrivato un rimprovero, alcuni clienti si sono messi a urlare, offendere e imprecare contro l’Italia. A occhio e croce, davanti al negozio etnico c’è sempre un assembramento di una decina di persone che beve. A nostro avviso è un atteggiamento irrispettoso e pericolosissimo dal punto di vista sanitario".

Detto ciò, i residenti plaudono all’intervento della municipale che ha ‘smascherato’ la condotta irregolare dell’attività e dei suoi avventori: "La collaborazione è massima. A differenza del passato le segnalazioni fatte col Controllo di vicinato si traducono in verifiche concrete sul campo. In questo senso siamo molto soddisfatti di come l’agente di riferimento Alessia Di Leo si sia subito attivata per l’ultimo blitz".

Vincenzo Malara