"Troppi punti oscuri, non archiviate tutto"

Savignano, lo chiedono i legali della famiglia di Luciano Coppi, agricoltore morto nel 2020 in circostanze misteriose. "La badante è sparita"

"Troppi punti oscuri, non archiviate tutto"

"Troppi punti oscuri, non archiviate tutto"

"Il procedimento deve andare avanti. Ci sono troppi punti oscuri su cui far luce". Si è svolta ieri in tribunale a Modena, davanti al giudice Scarpa, l’udienza di opposizione all’archiviazione del caso di Luciano Coppi, l’agricoltore di Savignano di 77 anni, deceduto il 22 novembre 2020 in circostanze misteriose. L’uomo, infatti, fu trovato morto nel suo letto e dalla sua camera risultarono spariti alcuni oggetti personali.

Sparita nel nulla, all’epoca dei fatti, anche la badante che si trovava con la vittima fino a poche ore prima. A seguito di una prima opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dalla famiglia dell’anziano, il giudice aveva chiesto un approfondimento, disponendo nuove indagini.

Il pm, però, aveva formulato nuovamente istanza di archiviazione in base al fatto che il consulente tecnico nominato dal giudice non aveva rilevato elementi che potessero ricondurre a qualcosa di diverso rispetto ad una morte naturale. Di diverso avviso, invece, il consulente nominato dalla famiglia dell’uomo.

Gli avvocati Riccardo e Giorgio Pellicciardi, che rappresentano i familiari del 77enne, hanno presentato quindi opposizione, depositando una nuova consulenza e ieri il giudice, sulla decisione (ovvero se archiviare o meno il caso), si è riservato. Ieri il legale, Riccardo Pellicciardi, ha chiesto che il procedimento, per il momento contro ignoti, vada avanti, facendo presente come vi siano prove che quella notte qualcosa è successo, dal momento che sono spariti monili e oggetti e l’anziano è stato trovato morto. (Sparirono la catenina e il telefonino della vittima).

Secondo il medico legale del pm si trattò di morte naturale ma, secondo il consulente di parte, invece, diversi elementi fanno presupporre che il decesso sia legato ad opera di terzi. "Mi auguro che il procedimento non venga archiviato – sottolinea l’avvocato Riccardo Pellicciardi – e che si proceda per l’accertamento per eventuali e possibile responsabilità di terzi, sia per quanto riguarda la sottrazione di oggetti non trovati nella camera del presunto Coppi, sia per quanto riguarda le cause della morte di Coppi".

La badante – è emerso di recente – che sembrava essere sparita nel nulla, ad ottobre scorso ha aperto diversi profili sui social. Pare che l’ultimo la ‘localizzi’ nel sud Italia.

"Non ci arrendiamo: vogliamo sapere cosa è successo a nostro padre. Siamo certi che sia stato ucciso.

E’ noto come vi fosse una badante insieme a lui e come la donna sia sparita nel nulla", aveva dichiarato il figlio dell’uomo, Marco Coppi.

Valentina Reggiani