REDAZIONE MODENA

Truffata dal broker, spuntano due polizze

Bochicchio aveva delle assicurazioni sulla vita. La sassolese Prampolini, tra le vittime dei raggiri: "Risarcimenti? Sono scettica, giustizia lenta"

Truffata dal broker, spuntano due polizze

"Come tantissimi altri aspetti di questa vicenda, il fatto che ora siano emerse due polizze assicurative che coprivano ‘il rischio morte’ e di cui era beneficiaria la moglie, è singolare". L’avvocato e imprenditrice di Sassuolo, Barbara Prampolini, interviene a fronte degli ultimi ‘colpi di scena’ legati a Massimo Bochicchio, il broker romano accusato di aver truffato decine di vip, tra cui la Prampolini stessa. "Tutta la questione è avvolta tra strane coincidenze – afferma l’imprenditrice – compresa la morte di Bochicchio". Ricordiamo che era deceduto a seguito di un impatto fatale a Roma sulla Salaria il 19 giugno dello scorso anno, dopo essersi schiantato in moto contro un muro. Tredici mesi dopo, il Pm ha archiviato l’inchiesta sulla morte del broker romano, affermando si sia trattato di un malore. L’incidente sembrò all’epoca un giallo, tanto da richiedere la consulenza di un esperto genetista che avvalorasse l’identità della vittima. Proprio qualche mese prima dell’incidente in moto, è emerso che Bochicchio aveva stipulato due polizze assicurative sulla vita di cui era beneficiaria la moglie.

Si potrebbe dunque profilare una possibilità di risarcimento per le vittime truffate? "Sono molto scettica al riguardo – sottolinea Prampolini –. Occorre capire quando queste polizze sono state stipulate e che caratteristiche hanno. Dipende dalla volontà della magistratura di andare fino in fondo alla vicenda. Personalmente non si aspetto risposte, siamo e resteremo vittime beffate". "La morte di Bochicchio ha escluso la possibilità di recuperare qualcosa da lui. Ho una causa in essere presso il Tribunale civile di Modena contro la fiduciaria – aveva già spiegato l’imprenditrice –. Fu lei a raccogliere i miei risparmi per inviarli alla volta della società di Massimo Bochicchio, che nemmeno conoscevo.

Il vero problema in Italia – ha fatto notare – è che si fa un gran parlare della riforma della giustizia ma intanto i processi durano un tempo inaccettabile. Sono molto amareggiata e abbastanza delusa per la totale inerzia del Tribunale di Modena".

Maria Silvia Cabri