"Un hub in difesa di botteghe e centro storico"

Concordia, il Comune avvia un ambizioso progetto per accreditarsi come realtà che vuole proteggere il commercio di vicinato

"Un hub in difesa di botteghe e centro storico"

Nella foto piazza Borellini, uno dei luoghi da riqualificare

Concordia avvierà un ambizioso progetto per diventare hub regionale dell’economia urbana. In pratica significa che il paese della Bassa intende accreditarsi come realtà che si vuole muovere in difesa del commercio di vicinato e delle botteghe artigiane. Siamo ai primi passi di questo lungo percorso che ha l’obiettivo di invertire una tendenza che ha portato, specie dopo il terremoto, alla scomparsa di decine e decine di imprese a Concordia e nell’Area Nord, svilendo i centri storici della loro funzione aggregativa e di comunità. Concordia è tra i Comuni (sono 10 in provincia) che si è aggiudicata una parte del contributo regionale pari a 243mila euro (9.960 euro su 13.800 richiesti da Concordia) disponibile per gli studi di fattibilità finalizzati all’attivazione degli hub urbani e di prossimità, previsti dalla legge regionale 12/2023. La somma servirà per approntare uno studio di fattibilità di "hub urbano" per il rilancio economico e sociale del centro storico, che dovrà essere presentato entro il 31 gennaio 2025. Entro il 31 marzo, poi, la Regione riconoscerà gli hub urbani che presentano le caratteristiche richieste dalla legge e, da quel momento, il Comune potrà partecipare ai prossimi bandi che la Regione emanerà per lo sviluppo degli stessi hub. "Si tratta – dice la sindaca di Concordia Marika Menozzi - di un’importante opportunità per lo sviluppo del centro e della rete del piccolo commercio locale che come amministrazione abbiamo voluto intercettare immediatamente. Ne avevamo discusso con le associazioni di categoria non appena era uscito il bando. Come amministrazione ci siamo mossi con rapidità proprio per provare ad essere nel primo gruppo di Comuni ad intraprendere questo percorso". Sono stati soltanto 37 i comuni della regione che sono beneficiari di questo contributo, che consente di cogliere un’efficace opportunità per rivitalizzare la vita di centri storici che attendono di essere ripensati e rianimati non episodicamente con serate e manifestazioni, ma permanentemente tutto l’anno. Lo studio di fattibilità dovrà contenere l’analisi del territorio, incluse le dinamiche socioeconomiche e la rete commerciale locale, e una valutazione di come valorizzare l’area dal punto di vista commerciale e aggregativo. "Per noi – afferma Menozzi - è importante che il centro storico venga accreditato come hub urbano perché questo ci permetterà di avere una nuova strategia condivisa con associazioni di categoria, commercianti, ecc. e potremo attingere ai bandi regionali che già dal 2025 saranno focalizzati sugli hub accreditati. Ci mettiamo subito al lavoro per redigere lo studio di fattibilità".

Alberto Greco