REDAZIONE MODENA

Un libro e il gioco dell’oca per riscoprire il Duomo

In diocesi la presentazione del volume e del gadget dedicati alla cattedrale

"Sto leggendo il libro dedicato ai significati delle sculture della nostra cattedrale - spiega don Erio Castellucci, l’arcivescovo - e imparo cose molto interessanti. Sono partito dalla pagina dedicata a San Geminiano e sono rimasto incuriosito da quella precedente, dedicata a una scultura che rappresenta un gatto e da lì le ho lette tutte. Ora leggerò il resto, magari giocando, in queste sere invernali, al piacevole gioco dell’oca sul duomo". Scherzava, ma non troppo, don Erio introducendo, ieri pomeriggio nel palazzo della diocesi in corso Duomo, la giornata dedicata a due recenti esempi della alta fantasia e creatività modenesi unite alla ricerca seria sulla nostra storia. Si presentava il volume "Il Duomo di Modena da Adamo a Wiligelmo. Personaggi, mostri e animali della cattedrale" compilato da Giovanna Caselgrandi e Francesca Fontana (Franco Cosimo Panini Editore, 156 pagine, 160 fotografie, 15 euro) insieme al nuovissimo Gioco dell’Oca curato dalle medesime con superbi disegni dell’artista modenese Sandra Malagoli. I disegni originali di ogni casella preparata per l’occasione - realizzati a matita e ricopiati a pennarello in cinque mesi di lavoro - sono ora in mostra al Lapidario dei musei del Duomo. Entrando nella sala che raccoglie le straordinarie sculture di Wiligelmo che erano sulla facciata della adiacente chiesa di Lanfranco si resta favorevolmente colpiti dall’allestimento di queste opere che ben si aggiungono a quelle pietre romaniche.

"Il nostro libro - spiegano Giovanna Caselgrandi, direttrice dei musei del duomo e Francesca Fontana, curatrice - vuole proporre una lettura diversa sull’arte presente sulla cattedrale, senza riportare tutte le sculture. Il libro lo abbiamo pensato durante il lockdown del 2020 immaginando di fare conoscere ai cittadini e ai turisti, sempre interessati alle storie antiche, tutti i segreti di figure di cui oggi spesso fatichiamo a conoscere il significato. Dell’epoca medievale, infatti, oggi abbiamo perso molti codici e chiavi di lettura, conosciamo poca letteratura e abbiamo a esempio enormi lacune su Bibbia e mitologia antica. Qui, in singole schede dedicate a tante sculture, animali e anche mostri partoriti dalla fantasia di quasi mille anni fa, raccontiamo quanto abbiamo studiato in anni di lavoro sull’arte romanica". Ma non si legge solo, si può anche giocare con il Gioco dell’oca sponsorizzato dalla azienda modenese Socfeder.

Stefano Luppi