Una mostra per la Cavani: "Tutto è iniziato qui"

La grande regista sarà celebrata nella Sala dei Cervi di Palazzo Pio dal 17 settembre. "Rivedrò la mia piazza, quanti ricordi d’infanzia"

Migration

"Sono contenta che Carpi abbia organizzato questa mostra, perché tutto è iniziato da Carpi, dove io sono nata". Liliana Cavani, registra e sceneggiatrice, nonché nostra illustre concittadina, commenta a caldo la notizia della mostra che la sua città natale le dedica. Dal 17 settembre al 6 gennaio 2022, nella Sala dei Cervi di Palazzo dei Pio si terrà infatti l’esposizione ‘Il portiere di notte. Libertà della perdizione’, curata da Francesca Brignoli, ideata e prodotta dal Comune di Carpi – Archivio Storico Comunale, in collaborazione con i Musei di Palazzo dei Pio di Carpi, col contributo di Fondazione Cassa Risparmio di Carpi. ‘Il portiere di notte’ (1974) è considerato il più importante capolavoro tra quelli realizzati dalla regista carpigiana: la trama sfida lo spettatore a considerare la possibilità della libera scelta all’interno di una cornice di dominio e sopraffazione, sia concreta che psicologica. "Ogni mia opera è legata a cose che mi interessano e mi hanno toccata – prosegue Liliana Cavani –. Sono però particolarmente legata a questo film perché rappresenta il derivato di parte dei miei primi lavori, i documentari storici". L’esposizione presenta documenti originali del film ‘Il portiere di notte’, la sceneggiatura con le annotazioni di Liliana Cavani o il bozzetto originale di Piero Tosi del famoso costume con le bretelle e il cappello di Charlotte Rampling, più di sessanta fotografie di scena, materiale video, spezzoni del film, articoli di giornale provenienti dal ‘Fondo archivistico Liliana Cavani’, donato dalla regista all’Archivio storico comunale della città nel 2019 e oggetto nel corso degli ultimi due anni di un minuzioso lavoro di catalogazione. Attraverso questo materiale, la rassegna getta luce sull’iniziale formazione dell’idea della pellicola, nata mentre Liliana Cavani lavorava al documentario storico ‘La donna nella Resistenza’, seguendone poi il percorso della produzione, realizzazione e distribuzione. Inoltre, la mostra avrà un focus in particolare sulla divisiva ricezione della pellicola sia in Italia che all’estero e sulle implicazioni generate in termini di censura. Due anni fa la pellicola, restaurata, è stata proiettata al Festival di Venezia. "Verrà molto volentieri in occasione della mostra – conclude la regista – mi fa sempre piacere tornare nella mia città. Certo, da quando non ha più mia madre non ho una ‘casa’ in cui andare ma un ‘albergo’, che però è molto familiare per me, perché scelgo sempre lo stesso. Poi avrò così l’occasione di rivedere la ‘mia’ piazza (Martiri, ndr): quante volte l’ho attraversata quando ero piccola. Abitavo in via Ciro Menotti, salivo dal Castello per arrivare in piazzale Re Astolfo dove c’era la mia scuola, la Manfredo Fanti". La rassegna è uno degli appuntamenti del programma del festivalfilosofia 2021 sulla Libertà, che si terrà a Modena, Carpi e Sassuolo dal 17 al 19 settembre prossimi.

Maria Silvia Cabri