ALBERTO GRECO
Cronaca

"Una via per Ramelli, l’Anpi non si opponga"

Mirandola, il consigliere Pulitanò (FdI): "La sua unica colpa fu di aver scritto un tema contro la Brigate Rosse".

La polemica scatenatasi sulla decisione dell’amministrazione comunale di intitolare una via al militante del Fronte della Gioventù, Sergio Ramelli, solleva una dura reazione del presidente provinciale e consigliere regionale di Fratelli d’Italia Ferdinando Pulitanò. "Trovo assolutamente gravi e sconcertanti le parole dell’Anpi della sezione di Mirandola – afferma Pulitanò - sulla volontà del consiglio comunale di voler intitolare una via a Sergio Ramelli in occasione del 50° anniversario della sua uccisione". Già l’indomani della decisione adottata a maggioranza, con le minoranze che avevano richiesto una diversa formulazione della mozione per ricordare tutti i giovani caduti, di destra e di sinistra, durante gli anni di piombo, si erano avute ferme prese di posizione, specie da Anpi, che aveva ammonito "è necessario onorare figure che si sono distinte per i valori di democrazia, antifascismo e giustizia sociale". "Può essere che l’Anpi – insiste Pulitanò - abbia qualche problema di memoria: Sergio era un ragazzo la cui unica colpa fu quella di aver scritto un tema contro le Brigate Rosse e per questo venne assassinato da 8 persone di Avanguardia Operaia a colpi di chiave inglese. Ma non morì immediatamente, ci vollero 47 giorni di agonia in ospedale durante i quali per i suoi amici era impossibile andare a trovarlo in quanto gli ingressi erano sorvegliati. Persino per i suoi funerali non ebbe pace. Tutto questo avvenne nel pieno silenzio delle istituzioni e da parte di chi copriva in quegli anni le organizzazioni extraparlamentari di sinistra con mancate prese di posizione chiare o silenzi colpevoli, Anpi compresa".

Alberto Greco