Unicapi dona sette alloggi a Porta Aperta "I profughi ucraini hanno bisogno di stabilità"

Consegnato il primo appartamento in via Tignale del Garda a due donne con figli. E ieri pomeriggio tutti al Luna Park gratuitamente

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di Valentina Reggiani

Il sorriso timido davanti a tanti sconosciuti e il cagnolino stretto tra le braccia. Il calore della ‘casa’ ma, soprattutto, la certezza di essere finalmente al sicuro. E’ stato consegnato ieri il primo alloggio a tre nuclei familiari ucraini individuati dalla prefettura. Ieri le famiglie, una donna sola, una con un figlio di 17 anni e una con due bambini di 13 e 4 anni, recentemente fuggiti da Leopoli e da un’altra vicina Regione sono così entrate nell’appartamento di via Tignale del Garda 61. A mettere a disposizione di Porta Aperta sette alloggi per i profughi Ucraini è stata la cooperativa Unicapi di Modena. Oltre a quello consegnato ieri per i profughi è stato messo a disposizione un altro appartamento a Modena, tre a Fossa di Concordia, uno a Novi e uno a Rovereto. "Sono scappati perchè continuano a bombardare – ha spiegato l’interprete – e la situazione era ed è drammatica soprattutto nell’Est Ucraina. Queste donne hanno preso i propri bambini e sono fuggite".

L’alloggio ha una superficie di 85 metri quadri e fino a poche settimane fa era utilizzato per un progetto di coabitazione tra anziani non autosufficienti con demenze o deficit cognitivi e assistenti familiari. "Speriamo che questo esempio venga seguito anche da altri per offrire un’accoglienza diffusa, inserita nel territorio – spiega il presidente di Porta Aperta Alberto Caldana – sviluppando anche forme di aggregazione nella comunità ed evitando grosse concentrazioni che non aiutano nella vita delle persone. Da anni facciamo attività di accoglienza e metteremo a disposizione le competenze acquisite: abbiamo in questo momento attivato una richiesta di accoglienza in famiglia e abbiamo dieci disponibilità".

Loris Bertacchini, presidente di Unicapi, la principale cooperativa modenese di abitazione a proprietà indivisa ha fatto presente che "abbiamo applicato qui i nostri valori". Le famiglie resteranno nell’appartamento fino al 31 dicembre. Porta Aperta, che nell’ambito di una convenzione con la prefettura di Modena si fa carico dell’affitto (322 euro al mese, il canone minimo per i soci Unicapi), offre anche sostegno alimentare quotidiano tramite l’emporio sociale Portobello e assistenza sanitaria di base tramite i medici volontari dell’ambulatorio.

Ieri pomeriggio, intanto, dalle 14.30 alle 18 ai bimbi ucraini è stato regalato un momento di svago e gioco all’interno del Luna Park. "Abbiamo voluto dare il nostro contributo ai piccoli profughi di gerra ma anche alle famiglie dei sanitari, sempre presenti durante l’emergenza – spiega Eros Degli Innocenti, presidente del ’Consorzio Parco Ferrari in giostra’ – sono arrivati circa 400 bimbi anche da Carpi e abbiamo afferto merendine, zucchero filato e bibite. Alcuni bambini si sono commossi. E’ stato un momento davvero emozionante e di soddisfazione: vedere sorrisi e felicità tra questi bambini è impagabile. Sono venuti anche tanti operatori sanitari e la giornata è stata piena e indimenticabile".