REDAZIONE MODENA

"Uno schiaffo alla città, una scelta misera"

Le opposizioni all’attacco. Luca Negrini (Fd’I): "decisione irresponsabile". Piergiulio Giacobazzi di Fi: "Immotivata e ripetuta damnatio memoriae" .

Luca Negrini

Luca Negrini

C’è chi si dice sgomento, c’è chi parla di uno "schiaffo per la città intera", c’è chi ritiene che il Comune abbia fatto una scelta "misera e micragnosa". Insomma, se il 6 settembre sarà ‘silenzioso’, senza un concerto dedicato a Pavarotti, dalle opposizioni ieri è arrivato un coro (molto acuto) di proteste. Insorge compatto il centrodestra. Piergiulio Giacobazzi, capogruppo di Forza Italia, parla di "immotivata e ripetuta damnatio memoriae del Maestro Pavarotti. Purtroppo l’amministrazione continua a dimenticarsi che se Modena è famosa in tutto il mondo non lo deve certo a chi governa, ma ai tantissimi modenesi illustri che hanno portato il Dna di questa città ovunque". Giovanni Bertoldi della Lega ricorda che "Pavarotti è stato un artista eccezionale che ha dato lustro a Modena, ma l’amministrazione comunale, se si esclude l’intitolazione del teatro Comunale, non lo ha mai particolarmente sostenuto quando era in vita, spesso ostacolandone le iniziative, e oggi evita pure di celebrare l’anniversario della sua scomparsa".

Interviene anche Luca Negrini, capogruppo di Fratelli d’Italia: "È una decisione irresponsabile che non tiene conto di quanto sia fondamentale ricordare chi ha portato Modena nel mondo e il mondo a Modena", sottolinea, rimarcando che la scelta di lasciare ‘muto’ il 6 settembre è come un affronto per i modenesi. Il centrodestra chiede che venga dedicato un Consiglio ‘speciale’ alla figura di Pavarotti e che la Giunta si attivi subito "per porre rimedio a questa assurdità".

Antonio Platis, vice coordinatore regionale di Forza Italia, critica Massimo Mezzetti "che in campagna elettorale è stato un grande predicatore, sostenendo di voler investire sulla cultura, invece ha deciso di tagliare i finanziamenti per ricordare Pavarotti il giorno della sua scomparsa". Così Pavarotti si ricorderà a Comacchio: "Il messaggio che si lancia in questo modo è la facilità con cui si riesce a dare un colpo di spugna a un evento che non ricorda solo il Maestro ma i valori su cui Modena deve continuare a credere e a investire".

s.m.