Vaccino, centralini intasati dagli insegnanti "Ma non possiamo dare l’appuntamento"

I medici di famiglia: "Le dosi di AstraZeneca non sono arrivate e ancora non sappiamo quante ne avremo a disposizione"

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di Valentina Reggiani

Anche ieri i centralini dei medici di base sono stati presi d’assalto dai cittadini impazienti di essere sottoposti al vaccino anticovid. Il problema è che, per ora, i medici di medicina generale possono solo prendere in carico i pazienti, registrando la loro adesione, ma non fissare gli appuntamenti poiché le dosi di AstraZeneca non sono ancora arrivate da Bologna. Da ieri il personale scolastico è ‘autorizzato’ a prenotare il vaccino presso il proprio medico di famiglia. Sono circa 15mila, nella nostra provincia, gli aventi diritto.

"Stamattina (ieri, ndr) dalle 8 alle 13.30 le chiamate sono tantissime e ce ne aspettiamo altrettante nei prossimi giorni. Ho preso in carico 15 persone – spiega Dante Cintori, medico di base e segretario modenese della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale. – Il problema è che non sappiamo quando arriveranno materialmente i vaccini; dovrebbero arrivare a metà settimana, al massimo alla fine ma dobbiamo comunque attendere. Come già accaduto per i sierologici, avremo al massimo cinquanta persone aventi diritto per ogni medico di famiglia: parliamo di personale scolastico dall’infanzia alle scuole superiori. Quello che stiamo notando – sottolinea Cintori – è che le persone prenotano volentieri. L’importante è che le dosi ci siano perchè temo che non arriveranno tutte quelle necessarie a coprire l’intera popolazione scolastica. Prima di fare programmi, comunque, attendo di avere i vaccini in frigorifero. Ripeto: deve essere chiaro che ora facciamo solo una presa in carico degli insegnanti; solo successivamente, quando avremo la certezza di avere il vaccino e sapremo la quantità, cominceremo a dare gli appuntamenti".

Carlo Curatola, segretario dell’ordine dei medici conferma come i medici di medicina generale siano in attesa di ricevere la fornitura dei vaccini. "Siamo sommersi di telefonate da parte degli assistiti delle scuole di ogni ordine e grado che, ovviamente, ci chiedono la data esatta dell’appuntamento. Ma ora come ora è un’informazione che non abbiamo e che non possiamo dare. Intanto stiamo raccogliendo le adesioni per poi capire come organizzarci: le dosi dovrebbero arrivare intorno al primo marzo. A quel punto richiameremo i pazienti ma ci aspettiamo linee intasate anche per i prossimi giorni".

"E’ un discorso delicato – spiega il dottor Gaetano Feltri - gli insegnanti stanno chiamando e ne abbiamo già reclutati oltre venti ma, oltre a raccogliere la segnalazione, non possiamo fare altro perchè non sappiamo né quando arriveranno i vaccini né quanti ne distribuiranno. Sinceramente l’annuncio della campagna vaccinale per il personale scolastico è stata divulgata in modo precipitoso anche perchè come medici di famiglia dovremo anche stabilire se il paziente sia idoneo al vaccino. Essendo inoltre abituati ai numeri della campagna anti infuenzale, non credo che nessun medico si spaventi per l’avvio dei vaccini". Nunzio Borelli, medico di famiglia di Medolla sottolinea: "E’ stata una giornata intensa: tante le chiamate e mi hanno già contattato una trentina di persone. Garbatamente faccio presente che ci risentiremo più avanti, quando le dosi arriveranno".