Via a Grafting Cities, sindaci a confronto

Tre giorni di conferenze e workshop dedicati ai progetti di rigenerazione urbana. Oggi incontro dedicato alle strategie e alle azioni per la ’sponge city’.

Via a Grafting Cities,  sindaci a confronto

Via a Grafting Cities, sindaci a confronto

La delegazione più numerosa, dopo quella italiana, arriva dalla Germania, presente a Modena con una cinquantina tra sindaci e rappresentanti delle municipalità che partecipano alle attività di ’Grafting cities’, l’assemblea delle reti europee Energy Cities e Climate Alliance impegnate in azioni di sostenibilità ambientale in corso in città fino a venerdì. Alla tre giorni di lavori cominciati ieri, tra conferenze, workshop, itinerari dedicati ai progetti di rigenerazione urbana di Modena e scambi di esperienze, partecipano anche delegazioni provenienti dalla Francia (30 persone), Belgio (20), Paesi Bassi (15), e poi Portogallo, Austria, Lussemburgo e Romania, oltre a quasi un centinaio di rappresentanti di enti locali italiani.

’Grafting cities’ è iniziata con l’assemblea della rete Energy cities ispirata a “Le città invisibili” di Italo Calvino e la riunione dei rappresentanti di Climate Alliance. ""Le comunità energetiche non nascono per abbattere i costi delle bollette, ma per distribuire vantaggi ai soci e al territorio. Per esempio, destinando gli incentivi pubblici al sostegno delle famiglie in povertà energetica" – ha detto il presidente nazionale di Confcooperative Consumo e Utenza Roberto Savini–

Le comunità energetiche possono avere notevoli impatti economici e ambientali – ha affermato Savini – Però serve una semplificazione dei processi burocratici sui territori. L’intricata serie di passaggi e autorizzazioni spesso rallenta e rende complicato l’avvio di iniziative a livello locale per la realizzazione di impianti di energia da fonti rinnovabili". Per Confcooperative è possibile far nascere nuova cooperazione energetica che, grazie alla gestione diretta e democratica, oltre a fornire energia pulita riesca ad assicurare risparmio economico, sicurezza e indipendenza dai mercati esteri. Lo dimostra l’esperienza di Power Energia, la cooperativa di utenza energetica nata a Modena nel 2006 e che, con 2.673 imprese socie, 62 milioni di fatturato attesi nel 2023 e un milione di euro ristornato ai soci in questi anni, è oggi la maggiore cooperativa italiana del settore.

Oggi l’iniziativa si apre con due appuntamenti nella chiesa della Fondazione del Collegio San Carlo: al mattino, dalle 9 alle 13, la conferenza delle reti che approfondirà i temi delle trasformazioni urbane per la lotta ai cambiamenti climatici e nel pomeriggio, alle 18, è in programma la tavola rotonda ’Modena città d’acqua. Strategie e azioni per la ‘sponge city’ del futuro: la progettazione degli spazi urbani della città spugna’. Partendo dalla realtà della conformazione del territorio modenese, ricco di fiumi, canali e torrenti e dall’impatto che il cambiamento climatico può avere su un reticolo idraulico così complesso, la conferenza approfondisce il concetto di città spugna caratterizzata da infrastrutture che intercettano le acque piovane, le depurano e ne consentono il riutilizzo.