Vigili assolti, i sindacati: «I nostri colleghi vanno risarciti»

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NON sono vigili picchiatori. Per i giudici della corte d’appello sono innocenti e adesso i loro colleghi chiedono che d’ora in poi si rifletta prima di ‘condannare’ con leggerezza, lavorativamente e pubblicamente eventuali indagati poiché – è noto – le forze dell’ordine sono chiamate quotidianamente a svolgere compiti delicati.

Ad esprimere soddisfazione per la piena assoluzione dei colleghi della polizia locale Paolo Passamonte e Patrizio Torelli, indagati nel 2013 per presunte lesioni ad una automobilista che aveva appena avuto un incidente, è il Sulpl, sindacato unitario lavoratori della polizia locale.

«La sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste conferma la nostra fiducia nell’operato degli agenti e nella giustizia – scrive il sindacato – auspichiamo ora che anche l’amministrazione, la quale appena informata dell’avvio delle indagini aveva preso provvedimenti senza precedenti nella storia della polizia della città,riconosca quanto acclarato. Infatti le decisioni assunte a suo tempo dall’ex comandante – fanno presente dal Sulpl – hanno portato a drastiche decisioni lavorative che hanno coinvolto pesantemente i due appartenenti alla polizia locale, ledendo la loro immagine e quella dell’intero corpo».

Secondo il sindacato quanto accaduto rappresenta l’ennesimo episodio, dopo la vicenda che ha coinvolto il comandante della polizia locale di Sassuolo, anch’esso assolto, «di provvedimenti assunti con leggerezza prima della sentenza definitiva in quanto la particolarità e la delicatezza dell’attività svolta dalla polizia locale impongono cautela prima di adottare provvedimenti da parte della pubblica amministrazione». Ad intervenire sull’assoluzione dei due agenti della municipale anche UilFpl. «Ci chiediamo: se invece di essere agenti della polizia municipale a tempo indeterminato fossero stati, quando nel 2013 avvenne quell’episodio, agenti a tempo determinato, quindi assunti con un contratto di formazione lavoro, cosa sarebbe successo ai due sfortunati colleghi? Eppure c’è ancora chi propone, spinge e si accorda con l’amministrazione per fare nuove assunzioni a contratto formazione lavoro. Ma nel frattempo nel comando di Modena il pericolo di essere indagati e imputati per rischi connessi al nostro lavoro non cala».