Vignola revoca al Duce la cittadinanza onoraria

La decisione ha messo d’accordo tutto il Consiglio, il sindaco Muratori: "Atto di unità in vista del 25 aprile". Anpi: "Grande valore simbolico"

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Il consiglio comunale di Vignola, nella seduta dell’altra sera, ha votato all’unanimità la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. La cittadinanza onoraria al Duce era stata conferita l’11 maggio 1924, su sollecitazione dell’allora prefetto Errante il quale, sulla scorta di quanto avvenuto al Comune di Roma, aveva spronato tutti i comuni modenesi a fare altrettanto. E, in effetti, sono stati diversi i comuni modenesi che, allora, provvidero a conferire la cittadinanza onoraria a Mussolini. Tanto che l’anno scorso, un provvedimento analogo a quello preso l’altro giorno da Vignola, è stato adottato anche da San Cesario. "La discussione in consiglio comunale – spiega l’assessore alla Cultura Daniela Fatatis – ha visto la convergenza di tutte le forze politiche, che hanno sottolineato il valore della memoria, l’importanza dell’antifascismo ancora oggi, nel rispetto della nostra Costituzione e dei nostri principi, spesso richiamati dal presidente Mattarella. Ringrazio tutti coloro i quali, con il loro intervento, hanno contribuito a rendere questa discussione ricca, profonda, importante! Ringrazio, inoltre, tutte le associazioni che hanno sottoscritto la richiesta che ci ha portato ad approvare la delibera". "A Vignola – ha aggiunto il sindaco Emilia Muratori – apriamo le celebrazioni del 25 aprile e della Festa di Liberazione con un atto di comunità e di unità, che non punta certo a riscrivere il passato, ma volge uno sguardo critico a quanto accaduto". La sollecitazione della revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini era arrivata infatti da Anpi Vignola, Gruppo "Mezaluna - Mario Menabue", Università Popolare Natalia Ginzburg Vignola, Circolo Arci Ribalta Ciappinari, Arci Spilamberto Overseas onlus, MultiSpilla coro multietnico, Olimpia Vignola e Circolo Odysseus Spilamberto.

Anpi Vignola ha poi commentato: "Salutiamo con vera soddisfazione questo atto, sollecitato da numerose associazioni del territorio, poiché questo gesto di grande valore simbolico diventa sostanza, a testimoniare l’aderenza alle fondamenta democratiche ed antifasciste della nostra Costituzione, da parte di tutti i consiglieri di tutti i gruppi politici in consiglio comunale".

L’auspicio dell’Anpi è che altri comuni seguano l’esempio.

A Carpi, proprio in questi giorni, la proposta di togliere la cittadinanza onoraria a Mussolini parte dallo stesso sindaco Alberto Bellelli. La delibera è stata iscritta all’ordine del giorno della Prima Commissione consiliare per lunedì, prima di approdare in Consiglio comunale il prossimo 12 aprile, per la votazione.

Votazione che non mancherà di sollevare discussioni come già hanno fatto intendere gli esponenti di Fratelli d’Italia.

Marco Pederzoli