Amarezza Primavera, il sogno scudetto negato da episodi dubbi

I ragazzi di Bigica cedono il testimone ai compagni dell’Under 18 impegnati nelle final four.

Lo scarabocchio sul ‘disegno perfetto’. Sono gli episodi dubbi che hanno condizionato la semifinale-scudetto tra Sassuolo e Lecce, vinta in rimonta dai giallorossi non senza polemiche, a lasciare parecchia rabbia in casa neroverde. Con sia il responsabile del settore giovanile del Sassuolo Francesco Palmieri che il tecnico Emiliano Bigica – misteriosamente espulso dopo 60’ di gioco – per nulla convinti di aver meritato l’esclusione. Da una parte la consapevolezza di aver fatto, parole di Palmieri, "una stagione eccezionale", dall’altra l’idea che i 90’ del Ricci, che hanno dato strada ai salentini, abbiano guastato, ha detto Bigica nel dopogara "un disegno perfetto". Vero, il Sassuolo si è presentato per la prima volta dentro la sestina scudetto, con il favore del fattore campo – sostegno del Ricci notevole, in effetti – e il vento in poppa garantito da una caratura tecnica notevole, da una condizione fisica eccellente e da un entusiasmo che hanno sorretto i babies neroverdi, spedendoli prima oltre la Juve e vedendoli poi tenere testa, per 70’, al Lecce. Ce n’era abbastanza, insomma, per far pensare che, in caso di finale, i ragazzi di Bigica – praticamente certa la sua permanenza – avrebbero detto la loro anche in chiave-scudetto, e invece si trovano costretti a passare il testimone all’Under 18, a sua volta impegnata nella final four scudetto. In lizza Spal e Roma, che giocano la prima semifinale (domenica alle 17) e l’Inter, avversario del Sassuolo nella seconda semifinale, in programma sempre domenica (alle 20,30) al ‘Delle Palme’ di San Benedetto del Tronto, che martedi ospiterà anche la finalissima.

s.f.