Avviso pubblico del Comune: chi raccoglierà l’eredità del Modena Calcio?

Verrà pubblicato nei prossimi giorni. Il progetto vincitore sarà sostenuto dall’amministrazione nel rapporto con la Figc

I tifosi del Modena (FotoFiocchi)

I tifosi del Modena (FotoFiocchi)

Modena, 21 marzo 2018 - Chi vuol fare ripartire il Modena calcio? E’ questa la domanda che il Comune fa ai gruppi di imprenditori interessati alle sorti gialloblù. Per «verificare l’esistenza, la solidità e la sostenibilità di progetti calcistici capaci di cogliere già dalla prossima stagione, ma per almeno un triennio, l’eredità sportiva del Modena Fc» e per «accertare la possibilità di un utilizzo continuativo dello stadio comunale Alberto Braglia ed eventualmente delle infrastrutture collegate» verrà pubblicato infatti un avviso pubblico «rivolto a soggetti singoli o raggruppati interessati a rappresentare la città in un campionato ufficiale di calcio della Lega nazionale dilettanti della Figc per la stagione sportiva 2018-2019, raccogliendo così la tradizione sportiva ultracentenaria del Modena Football club».

La giunta ha approvato oggi, mercoledì 21 marzo, la delibera, presentata dall’assessore allo Sport Giulio Guerzoni, sulla base della quale verrà poi definito l’avviso da pubblicare per un minimo di venti giorni. Le domande che verranno raccolte saranno esaminate da una commissione che si potrà avvalere anche di tecnici ed esperti esterni all’amministrazione comunale per valutare sostenibilità e adeguatezza dei progetti presentati.

Il progetto che otterrà una valutazione positiva potrà godere del sostegno del Comune nei confronti della Figc e della Lega nazionale dilettanti ai fini dell’ammissione al campionato in rappresentanza della città di Modena. La selezione, comunque, non sostituisce la procedura di ammissione prevista dai regolamenti federali.

Con l’indagine conoscitiva, quindi, si intende raccogliere elementi informativi in maniera trasparente sul progetto sportivo in una prospettiva triennale sia riguardo all’organizzazione e alla gestione della prima squadra sia rispetto alla valorizzazione del settore giovanile ed eventualmente di quello femminile, ma anche sui progetti di valorizzazione e marketing territoriale relativi alla storia calcistica della città e al coinvolgimento della tifoseria, così come su possibili progetti di rilevanza sociale.

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Oltre al progetto sportivo, però, dovrà essere presentato anche un piano economico triennale, il più possibile dettagliato nelle diverse componenti, con l’elenco di sponsor e sostenitori già individuati e l’eventuale previsione di reimpiego del personale della società Modena Fc srl. Serviranno anche indicazioni precise sulla composizione del soggetto societario, referenze bancarie e una garanzia fidejussoria di 50mila euro per l’utilizzo dello stadio Braglia, oltre all’impegno a stipulare una polizza assicurativa per la responsabilità civile.

Per il Braglia si prevede la richiesta per l’utilizzo come campo gara principale alle condizioni previste dalle tariffe comunali, più l’eventuale richiesta di utilizzo delle altre strutture annesse all’impianto.

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La delibera ricorda nella premessa le vicenda della società calcistica, radiata dalla Figc dai campionati professionistici il 6 novembre 2017 e dichiarata fallita poche settimane dopo (il 28 novembre) dal Tribunale di Modena, con lo stadio Braglia che nel frattempo era tornato nella piena disponibilità del Comune dopo la revoca della concessione a causa delle numerose mancanze rilevate nella gestione e nella manutenzione dell’impianto sportivo, oltre che per le inadempienze finanziarie della società guidata da Antonio Caliendo.