Ecco Bianco, al Modena l’allievo di De Zerbi

L’identikit del principale candidato per la panchina dei gialloblù: da ’allenatore in campo’ a possibile esordiente in Serie B

di Stefano Fogliani

Chi ci ha giocato insieme, nel corso di una carriera lunga un ventennio e sparsa, da Treviso a Catania, da Cagliari a Bergamo e poi a Sassuolo, lungo mezza Italia, dice che "è sempre stato un allenatore in campo". Sarà anche per quello che Paolo Bianco, un volta che ha appeso le proverbiali scarpe all’altrettanto proverbiale chiodo, non ha mai avuto dubbi sul suo dopo calcio.

"Voglio allenare", disse, e pare lo avesse già detto a De Zerbi, con il quale ha condiviso due stagioni e mezzo tra Sassuolo e Shakhtar, prima che il deflagrare del conflitto ucraino ne interrompesse l’avventura in quel di Kiev ("l’esperienza più importante della mia vita") come del resto lo ha detto ad Allegri, dei quali è tutt’ora collaboratore nella Juventus, e alla dirigenza bianconera. Ha il contratto fino al 2024 con la Juve, Bianco ma, appunto, vuole allenare, ed è sempre più vicino al Modena del dopo Tesser. Uomo di spogliatoio indispensabile ai tanti tecnici e compagni di squadra che lo hanno accompagnato in carriera, natali pugliesi (è nato a Ordona, nel foggiano, il 20 agosto del 1977), residenza a Treviso, prima di diventare allenatore Paolo Bianco ha giocato 524 partite tra i pro attingendo, da giocatore, ad allenatori il cui pedigree è ben noto, da Allegri (che lo allenò a Cagliari) a Conte (nell’Atalanta) fino a De Zerbi e a quel Di Francesco che lo ha accompagnato alla sua ultima parentesi da giocatore, quella a Sassuolo e ne ha guidato la transizione dal campo alla panchina.

Era il 31 maggio del 2015, l’ultimo giorno del Bianco giocatore: dal giorno dopo lui, che il mondo del calcio lo conosce bene, si è disposto all’attesa, facendo due anni di apprendistato con la Primavera neroverde, ha studiato e poi si è messo in cammino con le sue gambe. Moduli preferiti 4-3-3 o 4-3-2-1 o ancora 4-2-3-1 (mutuati dai sui ‘maestri), che tuttavia non sono dogmi, prima panchina vera a Siracusa, stagione 201718, in C: 52 punti, cui una penalizzazione a fine stagione ne toglierà 10, seconda la stagione successiva, a Lentini, con quel Sicula Leonzio da cui si dimetterà dopo 15 giornate di campionato. L’ultima da allenatore, per Paolo Bianco, è quindi datata 9 dicembre 2018: da allora 102 gare e due stagioni e mezzo con De Zerbi, una con Allegri alla Juve per l’ex difensore neroverde, che ha scelto di rimettersi in gioco in prima persona, e guarda a questo finale di stagione con la consapevolezza che potrebbe essere quello di un’altra possibile svolta.

In grado di portare quello che ai tempi del Sassuolo chiamavano ‘il ministro della difesa’ di nuovo al governo. Da solo, s’intende…