Padova, la Pediatria s'illumina di viola per i 400 bimbi prematuri in terapia intensiva

Il Dipartimento dell'ospedale è capofila di un progetto di ricerca internazionale da 9 milioni di euro per la prevenzione delle infezioni da batteri resistenti in questi neonati

Eugenio Baraldi Direttore della Terapia Intensiva Neonatale di Padova

Eugenio Baraldi Direttore della Terapia Intensiva Neonatale di Padova

Padova, 15 novembre 2021 - Anche quest’anno, come ogni 17 novembre, la Pediatria di Padova si illuminerà di viola, colore della prematurità in tutto il mondo.  La giornata del World Prematurity Day, istituita nel 2008, è stata in seguito riconosciuta dal Parlamento Europeo e oggi è un appuntamento annuale fisso. Lo scopo di questa particolare celebrazione è sensibilizzare le persone sul tema dei neonati prematuri e aumentare la consapevolezza sulle sfide che devono affrontare questi bambini speciali che alla nascita pesano 500-1000 grammi. "Sono oltre 400 i neonati prematuri che ogni anno sono accolti dalla Terapia Intensiva Neonatale di Padova e di questi circa 100 hanno un peso inferiore a 1500 grammi.  Numeri che ci pongono al terzo posto in Italia per la numerosità di neonati prematuri al di sotto di 1500 grammi, con una sopravvivenza superiore alla media rispetto al Network Internazionale Vermont-Oxford - sottolinea il Prof. Eugenio Baraldi, Professore Ordinario e Direttore della Terapia Intensiva Neonatale -.  Grazie ai progressi della medicina, alle cure intensive e alla ricerca che si è sviluppata in questi anni, molti di questi bambini riescono a superare tutte le difficoltà". Covid Padova, gravi ma stabili le condizioni del neonato in terapia intensiva

Ricerca all'avanguardia in campo neonatale

Per il Dipartimento Salute della Donna e del Bambino la ricerca in campo neonatale rimane un’attività centrale per migliorare l’assistenza e per lo sviluppo di nuovi strumenti e terapie.  Attualmente i progetti strategici di Ateneo vedono i ricercatori impegnati nella prevenzione della displasia broncopolmonare, la malattia polmonare cronica dei prematuri, attraverso lo studio del meccanismo di programmazione cellulare che utilizza cellule staminali e vescicole extracellulari.

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Il Dipartimento è, inoltre, capofila di un ambizioso progetto di ricerca internazionale, chiamato NeoIPC finanziato dal programma di Innovazione e Ricerca della Commissione Europea Horizon2020. Il progetto mira a stabilire approcci innovativi per una prevenzione delle infezioni da batteri resistenti nelle unità di terapia intensiva neonatale, integrando la ricerca clinica, la scienza dell'implementazione e la sorveglianza.  Il progetto ha avuto un finanziamento di 9 milioni di euro, un importante riconoscimento al team di specialisti del reparto di neonatologia e di infettivologia pediatrica dell’Università di Padova che verranno affiancati da altri 13 istituzioni partner in 10 paesi tra Europa e Africa. Il Dipartimento è inoltre impegnato in programmi di ricerca e formazione in Africa per contribuire al miglioramento delle cure neonatali in questi paesi.

La Regione Veneto ha reso noto che i bambini prematuri nati in Veneto nel 2020 sono stati 362: l'80% dei 'bimbi piuma', ossia quelli nati prima della 28esima settimana di gestazione, sopravvive grazie alle cure di 4 terapie intensione neonatali.