Esplode casa a Sant’Urbano: autopsia per Alina, accertamenti su bombola gpl

La Procura di Rovigo ha disposto sia l’esame autoptico per il 30 marzo. Intanto l’immobile è stato posto sotto sequestro per i rilievi tecnici sulle cause dello scoppio

L'abitazione di via Gorghi distrutta dall'esplosione e dalle fiamme e la vittima, Alina Crenicean

L'abitazione di via Gorghi distrutta dall'esplosione e dalle fiamme e la vittima, Alina Crenicean

Sant’Urbano (Padova), 28 marzo 2023 – Saranno un’autopsia sul corpo della vittima e un accertamento tecnico e cercare di far luce sull’esplosione che domenica mattina ha distrutto una villetta in via Gorghi a Sant’Urbano, nel Padovano, uccidendo sul colpo Alina Crenicean, 37 anni, e ferendo il marito e i due figli di 3 e 9 anni.

Mentre è ancora forte, nella comunità, il cordoglio per la tragedia, si hanno notizie sul procedimento giudiziario. Il Procuratore Manuela Fasolato, infatti, ha reso noto che la Procura della Repubblica di Rovigo procederà contro ignoti, in fase di indagini preliminari per ipotesi di reato, quali incendio, crollo e altro disastro colposo, oltre che per omicidio colposo. Questo relativamente al decesso di Alina Crenicean e alle lesioni dei suoi familiari in seguito all’esplosione, con conseguenti incendio e crollo dell’abitazione in cui viveva la famiglia. L’immobile è stato sequestrato per poter accertare, con le attività investigative di natura tecnica, la causa dell’esplosione e del conseguente crollo. I rilievi tecnici riguarderanno in particolare l’impianto di alimentazione a gas del piano cottura che, sulla scorta dei primi riscontri, appare essere stato origine dello scoppio. È anche stato disposto un esame autoptico sulla salma della vittima, fissato per il giorno 30 marzo.

Cosa è successo

La terribile disgrazia è avvenuta poco dopo le 8 di domenica 26 marzo, quando si è verificata una forte deflagrazione a seguito di un incendio in via Gorghi a Sant’Urbano, a causa di una probabile fuga di gas. La casa non era collegata al metano ma aveva una bombola gpl in giardino, che è rimasta intatta. Il dubbio però è che ci sia stata una pedita da una tubatura che abbiamo impregnato il terreno e la base dell’abitazione, distrutta dall’esplosione.

È andata a fuoco una casa singola abitata da una famiglia, il padre e i due figli si sono salvati, mentre la madre Alina Crenicean, di 37 anni, è stata recuperata priva di vita dai vigili del fuoco. Invano il fratello di Michelangelo, che abita lì di fronte, ha tentato di soccorrere i familiari: per la donna non c’era nulla da fare. Sono stati i Vigili del fuoco ad estratte i suoi resti.

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Chi era Alina Crenicean

Alina, 37 anni, era molto conosciuta in quanto lavorava per la ditta Morato Pan D’Este sia nella sede di Villa Estense che di Lendinara, mentre il marito è un operaio dell’Isoclima di Estevonia di Monselice, ma le loro condizioni non destano preoccupazione. Era giunta in Italia da tempo e da 10 anni era sposata con Michelangelo Negrello con cui aveva coronato il sogno di creare una famiglia e di costruirsi una casa. Da lui aveva avuto due figli, un bambino di 3 anni e una bambina di 9. Il marito e il bambino sono stati curati nel pronto soccorso di Padova e poi dimessi. La figlia, invece, era stata trasportata in elicottero all'ospedale Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia, ma non verte in gravi condizioni. Sul posto anche lo strazio della mamma di Alina. 

Le immagini dell’intervento dei Vigili del fuoco