Parma, secondo operaio morto in due mesi, i sindacati: "Strage silenziosa"

Lunedì un 49enne è caduto da un'impalcatura, il 7 maggio scorso un 37enne era stato travolto da quintali di mangime. Cgil, Cisl e Uil annunciano piattaforma con linee guida preventive

operaio morto caduto da ponteggio

operaio morto caduto da ponteggio

Parma, 21 luglio 2021 - La seconda morte sul lavoro nella stessa zona a poco più di due mesi di distanza, a dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, che sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro in questo paese non si fa ancora abbastanza".  È l'analisi dei sindacati territoriali Cgil e Fillea Cgil, Cisl, Filca Cisl, Uil e Feneal Uil alla notizia della morte di un operaio di 49 anni di Brescia avvenuta in un cementificio di Casaltone di Sorbolo, nel Parmense. L'incidente è avvenuto lunedì nello stabilimento della Buzzi Unicem, ex Parmacementi. L'operaio 49enne, per cause ancora da chiarire, è caduto da una impalcatura a terra da un'altezza di circa quattro metri, riportando nell'impatto al suolo lesioni gravissime. Ricoverato in ospedale è poi spirato. La vittima si chiamava Gianluca Fanchini, aveva 49 anni e viveva ad Artogne, in Valcamonica.  Il precedente si era verificato il 7 maggio 2021 in un'azienda di mangimi di Sorbolo: la vittima, travolta da 14 quintali di mangime per animali, si chiamava Andrea Recchia, 37 anni, di Montalbano Jonico, comune in provincia di Matera.

Sindacati: una piattaforma con linee guida di prevenzione

"Non è più ammissibile assistere ad una vera e propria strage silenziosa - aggiungono i sindacati in una nota congiunta -. Il diritto alla vita e alla salute non ammette deroghe alle leggi già vigenti in materia, né risparmi in un settore dove troppo spesso gli strumenti di protezione e le ore dedicate alla formazione sono visti come costo e non come importante investimento di tutela". E si dicono pronti a formalizzare "una piattaforma che prevede diverse linee di intervento per cercare di arginare questo fenomeno".