1° Maggio, incidente sul lavoro a Fidenza: tre operai feriti nello scoppio di una tubatura

La festa dei lavoratori si apre con una fuga di metano alla Bormioli. I tre uomini sono rimasti ustionati dalla fiammata e si trovano in gravi condizioni all'Ospedale Maggiore di Parma

Una squadra dei vigili del fuoco in servizio

Una squadra dei vigili del fuoco in servizio

Parma, 1 maggio 2022 – Sono gravissimi i tre operai rimasti feriti alla Bormioli Rocco di Fidenza, le vittime stavano lavorando su una condotta del gas del sito industriale quando è scoppiata una forte esplosione. Il boato e poi una fiammata che li ha ustionati. Gli operai, che lavoravano per un’azienda esterna, sono stati portati d'urgenza con l'elisoccorso dei vigili del fuoco al al reparto grandi ustionati dell'ospedale Maggiore di Parma. Le loro ustioni sono gravi, ma nessuno è in pericolo di vita. L'incidente e' avvenuto alle 7.40 del mattino.

''Quello di oggi è l'ennesimo tragico incidente sul lavoro, il fatto che si sia verificato il primo maggio non è casuale, gli incidenti in Italia sono purtroppo all'ordine del giorno. Ora la magistratura dovrà fare chiarezza sull'accaduto e sulle cause che l'hanno provocato, noi vigileremo sulle indagini e staremo vicini ai tre ragazzi e alle loro famiglie'', commentano la segretaria nazionale della Filctem Cgil, Sonia Tosoni, e il segretario nazionale di Parma, Marco Todeschi. Sul posto sono intervenuti l'elisoccorso decollato da Parma, due ambulanze e l'automedica di Assistenza Pubblica e Croce Rossa di Fidenza e i vigili del fuoco del distaccamento. "La situazione sta peggiorando, 200 morti sul lavoro da inizio anno", avverte Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato.

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Primo Maggio di sangue:

Cosa è successo a Fidenza

È stata fuga di metano da una tubatura a provocare l’esplosione in una vetreria di Fidenza, dove tre persone sono state coinvolte nello scoppio. È accaduto poco prima delle 8 in via Martiri della Libertà, dove l’azienda è stata circondata e messa subito in sicurezza. Gli incidenti sul lavoro non si fermano neanche oggi, Primo Maggio, proprio il giorno in cui in tutto il mondo si riflette sui diritti e sulla sicurezza dei lavoratori.

I vigili del fuoco, intervenuti sul posto con due squadre di emergenza, stanno ispezionando l’azienda – che produce oggetti di vetro – per capire i motivi che hanno portato alla fuga di metano, fuoriuscito da una tubazione sulla quale erano in corso dei lavori di manutenzione. Le tre persone rimaste ferite sono addetto della ditta esterna incaricata di eseguire i lavori.

I tre lavoratori sono stati soccorsi dal personale del 118 intervenuto sul posto e trasportati negli ospedali della zona per le cure del caso. I vigili del fuoco di Parma hanno provveduto, con la collaborazione del personale dell’azienda in cui è avvenuto l’incidente, ad intercettare la fuga di gas, effettuando quindi le verifiche del caso e mettendo in sicurezza gli ambienti in cui è avvenuta l’esplosione. Sul posto anche personale dei carabinieri.

Morti bianche: ecco i dati

I morti sul lavoro in Italia, secondo i dati Inail, sono cresciuti in modo inaccettabile rispetto al 2021 e tra le regioni più colpite ci sono la produttiva Lombardia (24 decessi), segue l'Emila Romagna (11 morti), la Toscana (10 morti), il Veneto (9) - che è tra le regioni con il maggior numero di infortuni, in fascia arancione - Campania e Puglia con due lavoratori che non sono rincasati dalle rispettive famiglie. “Un bilancio sempre provvisorio che non parla mai di chi muore silenziosamente per una malattia professionale raddoppiando questi numeri”, dicono i sindacati.

L'allarme: poca vigilanza sugli appalti

''Bisogna fermare questi incidenti continuano i sindacalisti Tosoni e Todeschi – bisogna impedirli e migliorare la sicurezza sul lavoro. Maggiore formazione, migliorare le agibilità dei rappresentanti della sicurezza, intervenire sul lavoro precario perché non sia sottoposto a ricatto, realizzare e dare forza ai rappresentanti alla sicurezza di sito in modo che possano intervenire sulla lunga catena degli appalti: queste sono questioni che non possono più essere rinviate”.

Poca vigilanza sugli appalti al ribasso. “Chi lavora in appalto spesso non è adeguatamente formato – aggiungono i sindacalisti –, non ci sono risorse per la formazione se i contratti nelle commesse sono al massimo ribasso. È necessaria una formazione certificata per chi lavora in particolari ambiti e ci vogliono più controlli. Le aziende devono percepire che esiste un sistema di controllo e un sistema sanzionatorio certo ed efficace. È l'unico modo se si vuole fermare questa strage'', hanno concluso i due sindacalisti.

Calderoli: “Strage: 200 morti da inizio anno”

"Questo Primo Maggio deve essere dedicato alla sicurezza sul lavoro. Dopo una settimana nerissima, funestata da una serie inaccettabile di incidenti mortali sul lavoro, registriamo anche oggi, nel giorno della festa dei lavoratori, tre feriti gravi, in provincia di Parma, per un'esplosione che ha travolto tre operai". Lo afferma Roberto Calderoli, vice presidente del Senato.

"Le cifre fornite sono impietose: quasi 200 morti da inizio anno, tutti gli indicatori sono in rialzo, la situazione sta peggiorando. Questa strage – sottolinea – al pari di quella altrettanto ripugnante dei femminicidi, non può andare avanti, va fermata. E gli strumenti li abbiamo: utilizziamo una quota significativa del Pnrr per incentivare con risorse concrete la prevenzione e la sicurezza sul lavoro, aumentando i dispositivi di protezione, rinnovando i macchinari, incrementando i corsi di formazione”. Ma non solo. "Non ha senso andare oggi sui palchi con le bandiere e gli striscioni – continua – se poi domani non si portano ai tavoli proposte per soluzioni concrete. Si sveglino i sindacati, si sveglino le associazioni imprenditoriali e si svegli il ministro del Lavoro: confido di vedere risposte rapide e concrete a riguardo".