Nasce la banca dati dei vini e dei mosti: le analisi all'Università di Parma

Il progetto è stato lanciato da Federvini e Alleanza delle Cooperative Italiane-Agroalimentare, l'Università di Parma è partner scientifico

Vendemmia

Vendemmia

Parma, 20 maggio 2021 – È nata la banca dati isotopica dei mosti e dei vini, un progetto iniziato durante l'ultima vendemmia per garantire l'autenticità delle produzioni vitivinicole italiane. Ad analizzare i campioni prelevati dai viticoltori sono stati i ricercatori dell'Università di Parma, partner scientifico dell'iniziativa.

"Vino Patrimonio Comune"

Il progetto è stato lanciato da Federvini e Alleanza delle Cooperative Italiane-Agroalimentare, unite nell'esigenza di sviluppare percorsi comuni per garantire l'autenticità delle proprie produzioni.

Una scelta che acquista ancora più valore dopo le polemiche innescate nei giorni scorsi dal dibattito europeo sulle norme che potrebbero dare avvio all'aggiunta di acqua nel vino, una pratica duramente condannata dalle associazioni di categoria italiane.

Banda dati: garanzia di autenticità

L'idea ha mosso i primi passi con la vendemmia 2020, durante la quale, grazie alla collaborazione delle aziende e delle Cooperative aderenti, sono stati effettuati i primi campionamenti dall'Università di Parma. È stato così possibile realizzare la "Banca Dati isotopica mosti/vini per la vendemmia 2020" costituita da dati relativi agli isotopi stabili dell'ossigeno e dell'idrogeno di campioni di mosti e vini provenienti da varie località italiane.

La banca dati sarà progressivamente implementata per poter disporre di uno strumento sempre più performante e completo.