
La fioritura di alghe nel mare
Pesaro, 3 maggio 2018 - Se maggio è il mese delle fioriture, anche il mare non fa eccezione. Tantopiù che è stato abbondantemente ‘concimato' dalle piene dei mesi scorsi e riscaldato generosamente dal sole dell’ultimo periodo. La Capitaneria di porto segnala una «straordinaria fioritura algale nelle acque litoranee dell’Adriatico, dovuta a un microrganismo della famiglia della Diatomee, innocuo sia per le specie viventi in mare, sia per l’uomo, secondo i controlli fatti dall’Arpam col supporto di nostri mezzi e personale. Fenomeno intensificatosi per l’elevata temperatura media del periodo».
L’esplosione algale si era già presentata una decina di giorni fa, con colorazioni più o meno accentuate, dando vita alla solita ridda di ipotesi. Qualcuno, tra i pescatori di Fano, aveva dato la colpa alle acque di Comacchio (peraltro in questi giorni piuttosto pulite), qualcun altro addirittura a lavori di dragaggio.
In verità siamo in presenza di un fenomeno stagionale ricorrente, come conferma un esperto come Corrado Piccinetti: «Si tratta semplicemente di fitoplancton – afferma il biologo marino –, sviluppatosi in grandi quantità grazie all’apporto di sali minerali dai fiumi e al riscaldamento primaverile dell’acqua di mare. Nulla di cui allarmarsi, ma quanto di più ordinario: come una fioritura di peschi a primavera».
Perfettamente normale anche che succeda a maggio. «Questi fenomeni hanno una loro stagionalità – aggiunge Piccinetti –. Tra un po’, verso la metà del mese, assisteremo ad altre fioriture algali, di color rosa fucsia, alghe che di notte assumono un colore un po’ fluorescente e danno vita a quello che in gergo si chiama mare in ardore». Fenomeni che le cronache d’epoca magari ammantavano di mistero e che appartengono invece alla biologia delle nostre acque marine.
Difficile dire quanto durerà la fioritura algale (nulla a che vedere peraltro col fenomeno delle mucillagini, assente da decenni lungo le nostre coste). Di certo, complice il maltempo di questi giorni, non crea particolari disagi ai bagnanti. Il mutamento delle condizioni atmosferiche, a partire da un abbassamento della temperatura delle acque di superficie (ora intorno ai 17 gradi) dovute al rimescolamento della colonna, contribuirà probabilmente a disperderle insieme alle mareggiate. Tra oggi e domani sono attese precipitazioni consistenti a seguito del piccolo ‘ciclone mediterraneo’ attivatosi sul Tirreno: in media una quarantina di millimetri.
L’inizio del mese di maggio in questo senso ha fatto segnare una rottura rispetto a un aprile poco piovoso e particolarmente mite nell’ultimo periodo, con massime superiori ai 25 gradi, dopo un inverno rigido il giusto e ricco di precipitazioni nevose. Quanto alla prossima estate, diffidate delle previsioni anticipate. Ma più la primavera sarà movimentata, più si abbasseranno le possibilità che sia particolarmente torrida come quella del 2017. E pazienza se avremo fioriture algali in più.