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Anche a Fano tensione e delusione: e in tanti innestano la retromarcia

Codma, il dietrofornt spesso dopo una lunga attesa: "Mio padre ha detto che non vuole rischiare a 94 anni" "Il cambio, una brutta sorpresa". L’eccezione di un’insegnante: "Sono convinta che questo siero sia sicuro"

"Non vogliamo AstraZeneca alla nostra età: ce ne torniamo a casa". Lo ha detto, con piglio deciso, Giancarlo Biondi, pensionato fanese, che ieri si è recato al Codma per vaccinarsi, insieme alla consorte, ma gli è stato detto che, siccome erano finite le scorte di Pfizer, sarebbe stato vaccinato con AstraZeneca.

"Non erano questi i patti – ha commentato -, avremmo dovuto ricevere il vaccino Pfizer, come previsto alla nostra età, invece ci troviamo di fronte a questa brutta sorpresa". Non è il solo anziano che ha rinunciato al siero, destinato a personale della scuola e forze dell’ordine fino ai 64 anni di età, facendo un frettoloso dietro front, in alcuni casi dopo una lunga attesa. Molti hanno rifiutato l’iniezione all’ultimo momento, alcuni hanno chiesto spiegazioni, altri invece si sono fatti forza, convinti dai parenti, e hanno accettato la vaccinazione. Non appena sono circolate le prime voci sulle le scorte di Pfizer esaurite, la platea degli anziani è andata in subbuglio. Una ridda di commenti e ipotesi si è diffusa ben presto, tra le auto incolonnate, e alcuni hanno ingranato la retromarcia per guadagnare l’uscita.

Atos Rondina, che ha accompagnato il padre, si è detto deluso: "Non mi fido di questo siero, ritenuto pericoloso in molti stati europei e adesso anche in Italia. Mio padre ha detto che non vuole rischiare la vita a 94 anni. Lui prende solo una medicina al giorno, mentre io che ho 30 anni di meno ne prendo tre, quindi sarebbe un peccato se si sentisse male per colpa del vaccino". Carmen Priori, impiegata sanitaria fanese di 45 anni, non è contraria ai vaccini ma vuole vederci chiaro: "Tutti i sieri provocano effetti collaterali, quindi potrebbe andare male anche con un lotto di Pfizer. Però sono indecisa, voglio chiedere informazioni dettagliate, non sono convinta di accettare AstraZeneca…".

Il clima di tensione, alimentato dalla delusione dopo l’attesa, è stato stemperato da qualche battutina sulla presunta pericolosità del siero: "Di certo, con quello che si sente dire, questo vaccino non ha una fama rassicurante…". Insieme agli over 80, ieri c’erano anche i professori, ma non hanno sollevato lamentele né critiche. Sonia Paradisi, docente di Filosofia al Donati di Fossombrone, si è detta soddisfatta: "Non ho avvertito nemmeno la puntura dell’ago e sono convinta dell’efficacia e della sicurezza del vaccino. Dobbiamo avere fiducia nella scienza, evitando i condizionamenti emotivi".

Marco D’Errico