Arrestata giovane pusher: aveva la coca del week end

Una 29enne albanese trovata con 18 dosi di polvere nascoste nella borsetta. Stava per fare le "consegne" ai clienti pesaresi. Fermata a Cattabrighe

Arrestata giovane  pusher:   aveva la coca del week end

Arrestata giovane pusher: aveva la coca del week end

Quando a udienza finita, ieri mattina è uscita, dall’aula del tribunale di Pesaro, si asciugava una lacrima. E con il giudice, e anche con la polizia, ha collaborato, dopo aver ammesso le sue responsabilità.

A.G. 29 anni, albanese, capelli neri, tutta vestita di nero, statura piccola, lineamenti carini che la polizia già conosceva bene, risiede nell’entroterra romagnolo. Adesso risultava nullafacente, l’ultimo lavoro che ha fatto era quello di cameriera. I poliziotti la conoscono perchè era stata legata sentimentalmente a un altro albanese, arrestato per droga dalla Squadra Mobile di Pesaro nel 2017. Così, quando si sono accorti che la 29enne più volte veniva a Pesaro, negli ultimi tempi, hanno deciso di inserire la targa della sua auto nel sistema di controllo Targasystem legato alle telecamere agli ingressi della città per capire quando sarebbe ricomparsa. E puntualmente, la sua Renault utilitaria è arrivata venerdì sera, intorno alle 19, all’altezza di Cattabrighe. Qui gli agenti dell’Antidroga della Mobile l’hanno fermata.

Dalla perquisizione, sono emerse 18 bustine di cocaina nascoste all’interno della borsetta. La cocaina, adesso, al dettaglio viene venduta sugli 80 euro al grammo circa. La donna non ha opposto resistenza ed è stata arrestata. Poi ha ammesso le sue colpe, davanti al giudice monocratico, durante la direttissima di ieri mattina. Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto e aver constatato il suo atteggiamento collaborativo, l’ha rimessa in libertà, imponendole però il divieto di dimora nelle Marche ed ha aggiornato il processo al prossimo 3 febbraio. La donna era difesa dall’avvocato Isabella Pasqualini. Il suo telefonino è stato sequestrato.

La ex cameriera, senza l’"imprevisto" delle manette, avrebbe soddisfatto la folta schiera di clienti pesaresi che la contattavano come pusher. Una volta arrivata in città, avrebbe iniziato quindi a fissare appuntamenti per cedere le dosi e poi tornarsene in Romagna. I suoi viaggi infatti erano fissati quasi sempre o il venerdì o il sabato sera. Poi però è arrivata la Squadra Mobile.

ale.maz.