
Suo figlio era stato dato in affidamento dal tribunale dei minori poco dopo la nascita ma lei aveva dichiarato che...
Suo figlio era stato dato in affidamento dal tribunale dei minori poco dopo la nascita ma lei aveva dichiarato che il bimbo faceva parte del suo nucleo familiare percependo, così, quasi 500 euro al mese in più sul reddito di cittadinanza. Una 35enne del pesarese è stata accusata di aver reso false dichiarazioni per percepire indebitamente l’aiuto economico previsto dallo Stato. Ieri la donna, ora ospite in una comunità di recupero per tossicodipendenti, è stata ascoltata dinanzi al giudice monocratico di Pesaro.
Il bimbo era nato a settembre del 2021, la donna già percepiva il reddito di cittadinanza e viveva insieme al compagno. Il piccolo non faceva parte del suo nucleo in quanto, poco dopo la nascita, il tribunale dei minori ne aveva disposto l’affidamento nei confronti di un’altra famiglia. Malgrado questa circostanza, a febbraio 2022, la donna si era recata da un intermediario per modificare i dati della richiesta comunicando la nascita del piccolo. Un’aggiunta che ha fatto passare la cifra del reddito percepito da 600 euro a oltre mille euro. Ieri in aula è stata ascoltata la mamma e un militare della Guardia di Finanza. Sono state le fiamme gialle, infatti, grazie a una serie di controlli incrociati, a scoprire che in quel nucleo familiare non c’erano tre persone, cioè la coppia e il bimbo ma soltanto i due adulti.
ant. mar.