REDAZIONE PESARO

Barocci, le incisioni in mostra

Domani si inaugura la prima vera e propria esposizione urbinate sul pittore urbinate. Sorprendenti incisioni

Urbino deve tanto a Federico Barocci (1533-1612) non solo perché è stato un protagonista assoluto dell’arte italiana ed europea del secondo Cinquecento. Sebbene abbia legato la quasi totalità della sua esistenza al Ducato di Urbino, fu tra gli artisti più richiesti, pagati e apprezzati della sua epoca.

A Federico Barocci è dedicata una mostra da non perdere (dal 24 luglio al 15 ottobre), intitolata “Federico Barocci e l’incisione in Europa tra Cinque e Seicento“, a cura di Luca Baroni, giovanissimo storico dell’arte (classe 1993... sentiremo parlare di lui; diplomatosi alla Scuola Normale Superiore di Pisa ora sta curando la redazione del nuovo catalogo ragionato su dipinti, disegni e incisioni di Barocci). La mostra – la prima che la città dedica al pittore dopo quelle importantissime anche all’estero, Gran Bretagna e Stati Uniti inclusi – si inaugura domani alle ore 18 alla Galleria Albani a Valbona e poi rimarrà aperta dal martedì al sabato.

I dipinti di Barocci brillavano a Madrid come a Praga, a Genova come a Roma, mentre le incisioni (sia autografe che di traduzione) diffondeva le sue invenzioni nelle Fiandre, nelle Americhe e persino in India. A dispetto di tanta fama Barocci resta ancora, soprattutto in Italia, un artista da riscoprire, specie nei lenti, affascinanti segreti delle sue rivoluzionarie acquaforti. La mostra ricostruisce l’enorme impatto avuto dalle ricerche incisorie di Barocci sulla grafica europea. Le sue innovazioni tecniche, come quella delle morsure multiple ("Un’intuizione indispensabile", secondo Andrea Emiliani, "per inaugurare una corretta valutazione della grafica italiana ed europea"), influenzarono generazioni di artisti, dalla scuola bolognese dei Carracci fino a Rembrandt, passando per Ventura Salimbeni, Francesco Vanni, Jacques Bellange. Le opere di questi maestri, presenti in mostra attraverso una selezione di pezzi eccezionali messi a disposizione da collezionisti privati, sono poste in dialogo con i quattro capolavori grafici di Barocci, cui si aggiungono due rare xilografie a chiaroscuro recentemente attribuite.

L’esposizione è dunque la prima mai dedicata a Barocci dalla sua città, Urbino. Nel Cinquecento, grazie a Federico, Urbino diventò un centro nevralgico della grafica internazionale, inaugurando una tradizione ravvivata nel Novecento con la celebre Scuola del Libro e che prosegue oggi con realtà di eccellenza quali l’ISIA, l’Accademia di Belle Arti e anche la stamperia 2RC. La mostra su Federico Barocci rappresenta quindi un’omaggio non solo verso l’artista, ma anche alla alla città di Urbino, al suo glorioso passato, alla sua vocazione e al suo futuro.

La mostra nei locali della Galleria Albani a Valbona è a cura dell’Associazione “Vivere nell’Arte“ ed ha il patrocinio del Comune di urbino, dell’Accademia di Belle Arti e dell’Ente Olivieri di Pesaro.