
La sede storica della biblioteca Passionei, a Fossombrone
Biblioteca Passionei: rimane nella vecchia sede risistemata coi denari del Ministero delle Infrastrutture? Si trasferisce a Palazzo Cattabeni? E in tal caso, la vecchia sede che fine fa? Secondo Rifondazione comunista da parte della giunta su tali domande ci sarebbe pochissima chiarezza.
Scrive infatti Rc: "Chi ha seguito sulla stampa e in consiglio comunale le prese di posizione sul che fare della Passionei da parte del sindaco e del suo vice, avrà certamente notato le contraddizioni e lo stato confusionale che regna nella giunta e nella maggioranza. L’edificio che ospita la biblioteca avrebbe avuto un contributo di 2.463.000 euro orgogliosamente annunciato dal sindaco il 9 novembre scorso. Quindi l’idea di trasferirla nel palazzo del Monte di pietà viene meno? Risposta del vicesindaco: ’Con ogni probabilità la giunta Berloni destinerà quel complesso a ospitare gli uffici del Comune, quelli che adesso sono in Piazza Dante’. Insomma i soldi ottenuti per la biblioteca sarebbero destinati ad altro, cioè ad ’ospitare gli uffici del Comune, quelli che adesso sono in Piazza Dante’. Quindi, senza dichiararlo apertamente, si vuole abbattere l’attuale palazzo degli uffici che fa da quinta alla piazza? Senza poi ricostruirlo? La decisione però non è stata ancora presa. E il sindaco che dice? ’Riteniamo che sia più giusto portare la biblioteca in un centro storico dove c’è più afflusso di gente’. Così, senza sapere nemmeno che la biblioteca è aperta solo 3 ore al giorno per 4 giorni alla settimana. La biblioteca non è un bar e non ci si va perché è lungo il corso, ma perché solo lì si possono fare certe operazioni culturali e non altrove".
Non solo: "L’edificio in alternativa (Palazzo Cattabeni, ndr) è privato e ci costerà un sacco di soldi, mentre la sede attuale è totalmente pubblica e sarà sistemata con risorse già avute! I consiglieri comunali, compresi quelli della "maggioranza silente", di tutte queste più che discutibili opzioni ne sanno niente? E i cittadini sono stati informati? Se fosse una cosa così meravigliosa, la giunta ne avrebbe fatto conferenze, mostre con piantine, disegni e foto - gli spazi non mancano - convegni, incontri fra esperti di biblioteconomia, confronti nel merito e nel metodo e così via. Invece silenzio, confusione. Poi si vedrà!".
Conclude Rifondazione: "Fino ad oggi, alla faccia della democrazia e della trasparenza, l’amministrazione in carica non ha mai risposto alle domande che le abbiamo posto tramite la stampa. Ci auguriamo che questa volta lo faccia!".
a.bia.