Cantiere Wider, un gigante al porto "Ha nascosto tutta la visuale"

Sta prendendo rapidamente forma il sito produttivo dell’azienda e l’impatto sulla zona è notevole "La passeggiata del Lisippo non ha più molto senso". "Speriamo diventi una struttura bellissima".

Cantiere Wider, un gigante al porto  "Ha nascosto tutta la visuale"

Cantiere Wider, un gigante al porto "Ha nascosto tutta la visuale"

di Tiziana Petrelli

Nella zona porto procedono spediti i lavori di costruzione del nuovo cantiere Wider. E mentre si levano i primi muri perimetrali del nuovo cantiere navale vista mare, i fanesi si godono le ultime camminate lungo la Passeggiata del Lisippo, con una visuale aperta sui due fronti del mare. Terminata la costruzione, infatti, dalla spiaggia di Sassonia si perderà gran parte della visuale nord con il relativo spettacolo dell’orizzonte colorato dai quadri dei pescatori.

"E’ un controsenso voler ampliare l’ingresso della Passeggiata del Lisippo e poi costruire un elemento così impattante dal punto di vista paesaggistico di visione del mare proprio là dove si va per godersi il panorama - commenta Claudio Orazi della Lupus in Fabula -. Il punto però non è questo ma che in questa città per tenere insieme capre e cavoli si scontentano tutti. Si vuole creare un’infrastruttura che vuole avere un valore di richiamo turistico e salutistico (dove fai la passeggiata, ti godi il panorama, ti riempi di natura respirando i sali marini) e poi ti ritrovi a respirare l’aria di un’industria che lavora la vetroresina direttamente sul mare. E’ chiaro che le due cose non sono compatibili. Poi sicuramente l’edificio sarà bellissimo, ma la scelta stilistica non toglie che è visivamente impattante".

Ma per l’avvocato Antonio Seclì, portavoce dei residenti di viale Dante Alighieri, non è solo una questione visiva. "Ben venga qualsiasi attività imprenditoriale che dà lustro a Fano e porta lavoro a tante persone - dice - però va pensato ciò che qualsiasi attività comporta. Sono sicuro che il capannone Wider sarà una struttura bellissima, avveniristica. Però comporterà un incremento di traffico, per cui l’invito è quello di ragionare bene sulla viabilità della zona".

Una cosa che a differenza del resto si può fare ora. "Le scelte delle amministrazioni fanesi nel Piano regolatore del porto hanno privilegiato la localizzazione di nuovi insediamenti produttivi – sottolinea l’architetto Giorgio Roberti socio di Italia Nostra –, anche se in presenza di un porto turistico che è così rimasto carente di infrastrutture, che altrove lo caratterizzano e lo legano con la città. A Fano si è sempre preferito ribadire lo stato di fatto rendendo quindi impossibili altre soluzioni, che altrove hanno valorizzato non solo l’ambito portuale ma anche le interazioni porto-città".

E’ d’accordo l’avvocato Enrico Cipriani, consigliere Pd. "Io ho visto tantissime Marine in tutto il Mediterraneo e tutte hanno aree di ristorazione e discoteca per far divertire le persone che approdano lì. Possiamo aprire un fronte grosso come una casa, ma noi purtroppo ci troviamo in una situazione che non è né carne, né pesce. Oggi facciamo accademia ma non possiamo cambiare le scelte del passato. Mi auguro solo che la Wider fornisca una bella struttura dal punto di vista estetico e preveda un tetto panoramico. Perché l’impatto lo vediamo tutti".

Per il conte Lupo Bracci tutto ciò, oggi, è un finto problema. "Quel capannone – dice – è un pianto, ma anche diventasse bellissimo dal punto di vista architettonico resta inserito in una brutta zona di capannoni che cambierà di poco il panorama visto da Sassonia, dal momento che c’era già il laboratorio di Biologia Marina, poi hanno fatto la New Copromo e adesso questo completa semplicemente la bruttura".