TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Casa segreta per donne in fuga dagli ex: "Ma a volte sono loro a svelare il rifugio"

Il progetto dell’associazione Alba Rosa, presieduta da Antonino Barrasso, in collaborazione con la Croce Rossa "Stiamo allestendo un appartamento per difendere le donne vittime di violenza. Sarà pronto a breve" .

Casa segreta per donne in fuga dagli ex: "Ma a volte sono loro a svelare il rifugio"

A Fano c’è un appartamento segreto che a breve diventerà un rifugio per le donne vittima di violenza domestica. Un progetto che nasce dalla collaborazione tra la Cri di Fano e Alba Rosa, l’associazione di volontariato presieduta da Antonino Barrasso (luogotenente dei Carabinieri in pensione), che dopo 41 anni a servizio dell’Arma torna in campo mettendo la sua esperienza a disposizione delle donne che temono l’ira degli ex compagni.

"Il femminicidio è la punta dell’iceberg di un grave fenomeno che va risolto a livello culturale - spiega l’ex comandante della Stazione Carabinieri di Fano -. Parlandone non posso non pensare ad Anastasjia, ma mi ha colpito tantissimo anche l’esperienza vissuta anni fa con una bambina che si era nascosta per paura del comportamento violento del padre nei confronti della madre. La piccola venne fuori dal proprio nascondiglio e smentendo la madre mi disse che il papà era cattivo perché aveva picchiato la mamma, mi chiese di aiutarla perché lei le voleva bene. Per questo con Alba Rosa stiamo lavorando alla realizzazione di una casa di accoglienza per le situazioni di emergenze nei codici rossi. In futuro poi spero di poter gestire una vera e propria casa famiglia".

Nella provincia di Pesaro e Urbino ci sono già 4 appartamenti adibiti ad accogliere, in casi di estrema emergenza, le persone e i figli in attesa di un ingresso in casa famiglia. "Stanno lì i giorni necessari per trovare la collocazione più idonea al loro caso specifico - spiega Barrasso -. Sono strutture che si contraddistinguono chiaramente per la riservatezza e l’idoneità allo scopo: camera, cameretta, cucina e quant’altro perché gli ospiti possano essere autonomi, sebbene seguiti dalle associazioni che li gestiscono. Purtroppo alcune volte è accaduto che le vittime di violenza, contattate via telefono dal maltrattante per l’incontro chiarificatore, abbiano disatteso la clausola principale (il divieto di dire dove si trovano questi appartamenti) fornendogli la propria posizione. Quindi ora c’è l’esigenza di ricollocare questi appartamenti, ma non è facile trovare una struttura che si presti a questo delicato scopo".

C’è un problema di riservatezza ma anche di affitti… "La nostra è una casa di proprietà pubblica in convenzione alla Croce Rossa che, utilizzandola in maniera parziale, quando è nata Alba Rosa si è proposta di offrircela come sede. Ma quando l’ho vista, ho pensato che fosse sprecata per un semplice ufficio ed è nato questo progetto. E’ nata così anche la nostra collaborazione con la Cri con cui ora condividiamo la convenzione al 50%". Il progetto ha già ottenuto dei finanziamenti con cui saranno realizzati i lavori necessari per rendere funzionale l’appartamento. "Voglio essere ottimista - dice Barrasso -. I lavori da fare sono pochi: c’è da sostituire le finestre e arredare. Ci vorranno quattro o cinque mesi per metterla in uso".

Con la gestione di questo appartamento, Alba Rosa entra ufficialmente nella lista delle Odv (organizzazioni di volontariato) che si occupano di reati "Codice Rosso". "Fino ad ora siamo sempre andati avanti con le donazioni volontarie degli associati sostenitori (contributi da 20 euro) e alcuni sponsor importanti - conclude l’ex comandante -. Da settembre potremo accedere anche noi ai fidanzamenti pubblici. Attualmente stiamo gestendo quattro casi, donne arrivate a noi attraverso gli studi legali. Ad esempio ieri una signora ci ha chiesto di assistere ai suoi colloqui con il marito, perché dopo la denuncia per violenza, lui sta per ricevere anche la richiesta di divorzio. Non sa come potrà reagire. Si devono incontrare per definire le varie questioni relative ai minori e lei teme la reazione dell’uomo. Noi l’accompagneremo e la guideremo nella scelta del luogo dell’incontro".