Droga Pesaro, viaggia in taxi con 5 chili di cocaina

Un 52enne residente a Gabicce arrestato al casello di Cesena sud. La sua difesa: "Non sapevo cosa ci fosse dentro quel bagaglio"

Maxi sequestro di droga

Maxi sequestro di droga

Pesaro, 30 giugno 2020 - Taxi e cocaina. Aveva una borsa con dentro quasi 5 chili di polvere bianca, suddivisa in 4 involucri termosaldati di cellophane. Era stata sistemata tra i sedili anteriori e posteriori della sua auto di servizio.

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A scoprire quel trasporto "stupefacente", sabato scorso, sono stati i carabinieri di Cervia-Milano Marittima mentre erano impegnati in attività di contrasto allo spaccio di sostanze. Un ritrovamento che ha fatto subito scattare le manette intorno ai polsi del proprietario del mezzo (una Mercedes Vito).

Si tratta di un tassista pesarese di 52anni, residente a Gabicce Mare, il quale, questa volta, invece che accompagnare persone, trasportava cocaina. In arresto è finito anche il suo presunto rifornitore, un albanese di 27 anni, domiciliato a Cesenatico. La caccia al tesoro è proseguita a casa di quest’ultimo dove i militari hanno rinvenuto ben 8 chili di cocaina, anche questi suddivisi in panetti, nascosti nel comò della camera da letto e nella credenza della cucina.

Ieri, i due sono finiti davanti al gip del Tribunale di Forlì. Dopo la convalida dell’arresto, il giudice li ha tenuti in carcere accogliendo la richiesta della Procura. All’interrogatorio di garanzia, il pesarese (difeso dall’avvocato Matteo Mattioli) ha respinto l’accusa.

"Non sapevo cosa ci fosse dentro la borsa – ha affermato il 52enne che ha un processo pendente per reati di spaccio al Tribunale di Pesaro – mi ha detto che c’erano dei vestiti. Sono stato pagato per portarla a Milano".  

Il blitz scatta sabato quando i carabinieri notano movimenti sospetti davanti a un supermercato di Cesena. Vedono l’albanese arrivare in bicicletta, con una borsa marrone, salire sul taxi del pesarese per scenderne qualche minuto dopo. A mani vuote. Partono con il pedinamento del tassista e lo fermano al casello di Cesena sud. E dalla perquisizione salta fuori la borsa con la droga. Il narcotest conferma che si tratta di cocaina. Poi vanno a casa dell’albanese. E anche lì la ricerca dà i suoi frutti. Oltre alla sostanza, trovano pure 13mila euro in contanti. Sequestrano anche i soldi.  

Per gli inquirenti, il 52enne è un insospettabile dalla doppia vita. Tassista e corriere della droga come secondo lavoro. Racconta un’altra versione il pesarese. "Il mio assistito – spiega l’avvocato Mattioli – ha ricevuto la chiamata da questo albanese. Gli ha chiesto di accompagnarlo a Milano. Poi all’ultimo gli ha detto che non poteva più andare, ma gli ha chiesto di portare la borsa fino al capoluogo lombardo". Il legale ha chiesto la nullità della convalida e quindi anche dell’arresto perché "non mi hanno messo in condizione di conoscere atti e fascicoli comprimendo il diritto di difesa. In più il mio cliente è malato e il suo stato non è compatibile con il carcere". Ma il gip ha accolto la tesi dell’accusa. L’avvocato non molla: "Farò riesame".