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Concessione prorogata per 12 chioschi al mare

Effetto Bolkestein: i primi forti bagliori si sono visti alle ore 9.15 del 30 dicembre quando la giunta – assenti...

Davide Ippaso, Confesercenti

Davide Ippaso, Confesercenti

Effetto Bolkestein: i primi forti bagliori si sono visti alle ore 9.15 del 30 dicembre quando la giunta – assenti il sindaco Andrea Biancani e gli assessori Della Dora e Nobili – ha deliberato la rotta per 12 chioschi in zona mare. Tra questi i due ristoranti L’Angolo di Mario e lo scoperto de Il Moletto, per esempio.

In estrema sintesi la giunta Biancani ha approvato la proroga delle 12 concessioni agli attuali intestatari fino al 2027 e ha stabilito alcune caratteristiche del bando per l’ assegnazione, in futuro, delle 12 concessioni secondo i dettami, non più procrastinabili, della direttiva sulla competitività europea del settore turistico. Il bando, secondo la delibera dovrà avvenire entro giugno 2027.

In particolare i chioschi interessati dall’atto della giunta sono le edicole in viale Trieste davanti a Viale Marconi e quella davanti a Viale Rovereto; il Café Journal di Piazzale della Libertà; i bar di viale Zara angolo via Ninchi; il bar di Piazzale della Libertà; il bar di viale Trieste fronte viale Marconi; due bar di viale Trieste fronte viale Fiume – quello in mano a Elleti sas e a Pozzi; il bar in viale Trieste davanti a viale Rovereto e il bar di viale Trieste di Arcobaleno sas.

Riguardo al provvedimento il primo ad obiettare per via di "necessarie modifiche da apportare al documento" è stato Davide Ippaso, di Confesercenti. "Ci auguriamo – osserva Ippaso – di poter concertare presto, con l’amministrazione comunale, delle importanti modifiche al documento, fatto con molta urgenza per via della scadenza obbligatoria".

Ippaso osserva che al centro della riformulazione saranno i due passaggio per cui dopo il 2027 "la previsione di durata delle nuove concessioni sarà da un minimo di 5 ad un massimo di 20 anni al fine di garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati, l’assunzione di lavoratori impiegati nella precedente concessione, che ricevevano da tale attività la prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare". Ippaso, osserva: "Direi che sarebbe giusto stabilire fin da subito un periodo certo di 9 anni".

Altro aspetto riguarda "l’indennizzo eventuale, previsto per il concessionario uscente a carico del subentrante. Ne riparleremo."