Coronavirus Pesaro Urbino, 170 tamponi per fermare il focolaio

Ieri a Macerata Feltria il drive-in. Tra i testati anche una bambina di 5 mesi: è la festeggiata del battesimo a Montecopiolo

Macerata Feltria,si effettuano i tamponi covid

Macerata Feltria,si effettuano i tamponi covid

Montecopiolo (Pesaro Urbino), 29 luglio 2020 - Sotto un sole africano, ieri mattina ben 170 persone si sono ordinatamente messe in coda, ciascuno a bordo della propria auto, per sottoporsi al tampone nasofaringeo a Macerata Feltria, come disposto dalle autorità sanitarie dopo lo scoppio del focolaio a Montecopiolo. C’era anche una bambina di 5 mesi, la piccola di Macerata Feltria della quale si festeggiava il battesimo sabato 18, il cui padre è poi risultato positivo. E c’erano poi alcuni invitati a quel pranzo, mentre la stragrande maggioranza dei ’precettati’ è stato individuato grazie alla capillare indagine epidemiologica scattata dopo l’emersione del caso indice di Montecopiolo, la 42enne che aveva accusato i primi sintomi dopo la festa della classe ’78 in un locale del paese.

Aggiornamento Il bollettino del 29 luglio: i contagi continuano a salire nelle Marche

Intanto sono diventati 13 i casi al momento riferibili al cluster di Montecopiolo, anche se si tratta di persone residenti in diversi Comuni del Montefeltro: sono arrivati infatti nelle ultime ore altri due tamponi somministrati sul territorio dalle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, che hanno dato esito positivo. Se si conta anche il papà di Macerata Feltria, si arriva a 14.

Non si sa ancora nulla, invece, dell’esito dei 170 tamponi di ieri mattina, ma si lavora a tamburo battente per arrivare nel minor tempo possibile a delinere con precisione la situazione: alle 11, dopo che i sanitari hanno smantellato il drive-in dei tamponi, i test sono stati immediatamente inviati al laboratorio di analisi di Pesaro, che ha iniziato la processazione. Entro oggi si conta di avere già i risultati. Come affermato dal dottor Eugenio Carlotti, coordinatore dei Servizi di sanità pubblica del Dipartimento di prevenzione dell’Area Vasta 1, l’obiettivo è avere una mappatura della distribuzione dei casi sul territorio, per vagliare eventuali e più stringenti misure di contenimento.  

Si parlerà di questo, stamattina, nel corso di una conference call voluta dal Prefetto, a cui sono invitati a partecipare i sindaci dei territori colpiti o solo sfiorati dal focolaio. Territori con una forte vocazione turistica, che stanno soffrendo enormemente gli effetti di questa seconda ondata, dopo che faticosamente erano riusciti a risollevarsi dalle limitazioni del lockdown.

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