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Crespini: "Ma Natale non è stato soddisfacente. Gli eventi non erano attrattivi, serve altro"

La capogruppo di Futura all’attacco: "Mancano strategia, rinnovamento dell’offerta e promozione"

La capogruppo di Futura all’attacco: "Mancano strategia, rinnovamento dell’offerta e promozione"

La capogruppo di Futura all’attacco: "Mancano strategia, rinnovamento dell’offerta e promozione"

Se Capodanno promette bene in quanto a presenze, Natale è stato "tutt’altro che soddisfacente". Lo sostiene la capogruppo di Futura, Maria Francesca Crespini, che definisce il periodo appena concluso "forse il peggiore degli ultimi 50 anni. Lle prenotazioni dall’8 al 25 dicembre sono state bassissime, attendiamo i dati. Se fai 100 cose ma non le comunichi sono soldi sprecati: sono stati spesi oltre 100mila euro, forse era meglio fare qualcosa in meno e promuoverlo meglio. Gli eventi proposti non erano attrattivi, a volte c’era una decina di persone in piazza ad assistere. Serve una programmazione di livello. Per noi bisogna pensare a qualcosa di qualità diversa: magari rilanciare l’iniziativa del chilometro di mercati di qualità e lavorare per degli itinerari con Mombaroccio e Candelara. Per altro, non c’era nulla per i bambini, perché non riproporre il tendone da circo in piazza delle Erbe, con eventi ogni giorno? E poi, l’assessore Lara Ottaviani ha parlato di un Natale diffuso, ma, mettendo la pista da pattinaggio al Mercatale, la gente si ferma lì senza venire in centro".

Secondo Crespini, i problemi sono tre: "Mancano strategia, rinnovamento dell’offerta e promozione. Si fanno sempre le stesse cose, per cui la gente si stanca, e poi a bilancio hanno messo 287mila euro per il turismo e 300mila per la cultura, ma quei soldi sono pochi: serve almeno un milione e ci si deve credere. Di contro, spendono fior fior di soldi per il contenitore vuoto del Bio Rinascimento, pieno solo di parole. Non lo diciamo noi, lo dice lo stesso assessore al Turismo. Scelte estemporanee, non supportate da idee".

Secondo la capogruppo, Urbino dovrebbe differenziare l’offerta rispetto ad altre città, puntando sul patrimonio di cui dispone: "Per Natale dovremmo diventare il riferimento per qualcosa che magari altrove non c’è. Perché non sfruttare il Rinascimento? Invece troviamo tanta superficialità, anche durante il resto dell’anno. Perché non fare un itinerario su Barocci quando c’era la mostra a Palazzo ducale?

Perché non fare un percorso su papa Albani? C’è una mediocrità terribile".

n. p.