
E’ entrato nell’acqua, forse per recuperare una palla, mentre si divertiva con un gruppo d’amici: ma non è più riemerso. Il corpo recuperato dai sommozzatori alcune ore dopo. Intervenuti anche due elicotteri.
Dalla gioia al dolore. La tragedia della morte di Muhammad Ali Raza, 31 anni, si è consumata il primo maggio alla Golena del Furlo ad Acqualagna, nelle acque del fiume Candigliano. Il giovane, originario del Pakistan, è annegato nel fiume e vani sono stati i tentativi per soccorrerlo.
Secondo quanto ricostruito da alcuni testimoni il ragazzo potrebbe essersi immerso in acqua per recuperare un pallone ma la dinamica è ancora al vaglio degli inquirenti. A condurre le indagini, infatti, sono i carabinieri intervenuti tempestivamente sul posto. Il giovane si trovava lì con amici per festeggiare il primo maggio e, dopo essere entrato in acqua, ad una profondità di circa due metri e mezzo, non è riuscito a rimanere a galla. Ha chiesto aiuto ma poi è sprofondato e gli amici non sono più riusciti a individuarlo.
Le ricerche sono scattate immediatamente da parte della squadra di Cagli dei vigili del fuoco e del personale fluviale di Pesaro. Sono arrivati anche due elicotteri da Bologna e da Arezzo e una squadra di sommozzatori da Bologna che, dopo alcune ore di ricerche, hanno individuato e riportato in superficie il corpo senza vita del 31enne. Sul posto le pattuglie dei carabinieri da Cagli, Urbino e Apecchio e il personale sanitario del 118.
Ali Raza era arrivato in Italia nel 2001 con la famiglia, a Filottrano in provincia di Ancona ma negli ultimi tempi viveva ad Urbino. Risiedeva in un appartamento appena fuori dal centro e frequentava il secondo anno della facoltà di Informazione, media e pubblicità. Oltre agli studi era impegnato anche in un’attività professionale per una start up di Milano per la quale faceva il programmatore. Chi lo conosceva ne ricorda anche le straordinarie doti umane e il suo impegno sociale per l’associazione urbinate "Rinascimente". Era stato uno dei protagonisti dell’ultima puntata di un podcast.
"E’ venuto a mancare Alì Raza Muhammad, uno studente dell’Università di Urbino nonché un nostro caro amico – si legge in un post pubblicato su Facebook da parte dell’associazione -. Alì era una persona splendida. Non è retorica: è la verità. Nonostante tutte le avversità cui la vita l’aveva sottoposto, ha sempre trovato la forza e la motivazione per ripartire e migliorarsi. Non importava quante volte veniva buttato giù: lui si rialzava sempre. Era costantemente pronto a spendere una parola gentile per il prossimo, era sempre pronto a portare la sua grande positività e la sua voglia di fare, ovvero la sua voglia di vivere. Di vivere in armonia con gli altri. Era attivo in tantissimi ambiti. Era una persona piena di potenziale e di sensibilità, una di quelle persone di cui il mondo, per essere migliore, dovrebbe esserne pieno. Alì non lascia semplicemente un vuoto: lascia un cratere che non potrà mai essere colmato".
"Stamattina sin dalle prime ore siamo stati catapultati in una sensazione di sgomento. Tutta la comunità di Filottrano (Ancona) si stringe alla comunità pakistana residente nel nostro territorio e non solo". A scriverlo il sindaco della cittadina di Filottrano, Luca Paolorossi.