ALICE MURI
Cronaca

Dalla vecchia Tomba spunta documento. Un cambio di residenza del 1892

Firmato dall’allora sindaco di Tavullia (ex Tomba): i carabinieri lo avevano sequestrato a un collezionista

Firmato dall’allora sindaco di Tavullia (ex Tomba): i carabinieri lo avevano sequestrato a un collezionista

Firmato dall’allora sindaco di Tavullia (ex Tomba): i carabinieri lo avevano sequestrato a un collezionista

Doveva cambiare la residenza, e qualche annetto fa – siamo nel giugno del 1892 – un signore si rivolge all’allora sindaco di Tomba (l’antico nome di Tavullia) che invia quella richiesta all’anagrafe del comune di Pesaro. Il sindaco del tempo (di Tomba) si chiama Augusto Guidi. Quel documento, che è un piccolo pezzo di storia delle due città, aveva però un suo interesse e un suo mercato, tanto che era stato comprato da un acquirente in un mercatino dell’usato. Un acquisto su cui però avevano indagato, fino a sequestrare il foglio, i carabinieri del Nucleo Tutela del patrimonio culturale. Alla fine la procura ha disposto il dissequestro del documento dopo che la Soprintendenza ha effettuato gli accertamenti per verificare la provenienza dello stesso.

C’è però soddisfazione in Comune, tanto che ieri mattina il documento è stato presentato ufficialmente: "A distanza di pochi giorni dal prezioso ritorno Contorniato di Traiano – si legge in una nota di piazza del Popolo – il Nucleo Carabinieri per la tutela del Patrimonio Culturale di Ancona ha fatto questa nuova, importante, restituzione alla città di Pesaro: il documento “storico” di cambio residenza da Tomba di Pesaro, (oggi Tavullia), siglato dall’allora sindaco Augusto Guidi"".

"Un recupero prezioso dal punto di vista filatelico e numismatico che ci aiuta ad aggiungere un tassello nella storia e nel passato “anagrafico” della città - spiega Daniele Vimini, vicesindaco assessore alla Cultura -. Potrà essere anche d’aiuto alle tante famiglie con parenti emigrati che cercano di ricostruire il loro albero genealogico". Quel foglio di carta ingiallito sarà prima catalogato e poi collocato nell’archivio storico dell’anagrafe del Comune di Pesaro.

red. pes.