
Carrabs interroga il sindaco di Urbino, ma l’iniziativa riguarda tutta la provincia "Ogni anno le bollette della Tari salgono per coprire i costi della partecipata".
Un mastino napoletano attaccato alle caviglie, è Gianluca Carrabs dei Verdi Sinistra Unita. Perché sulla discarica di Riceci chiede ora alle amministrazioni che hanno partecipazioni in Marche Multiservizi di rivolgersi alla Corte dei Conti per chiedere i danni erariali "anche perché stiamo parlando i soldi pubblici e cioè di quattrini dei cittadini", dice. Intanto lo scacchiere si muove anche per altre vie sul problema dello smaltimento dei rifiuti perché il sindaco Andrea Biancani ha contattato circa un mese fa il suo omologo fanese Luca Serfilippi "per affrontare – dice Biancani – questo tema e per vedere se ci sono le condizioni per arrivare alla creazione di un’azienda unica. Ma questa volta la partita sarà gestita direttamente dai sindaci anche perché fino ad ora non si è arrivati a capo di nulla", Biancani nei prossimi giorni andrà ad incontrare anche l’ad di Mms Mauro Tiviroli.
Comunque un documento, quello sottoscritto Carrabs come consigliere di Urbino e che vede tra i firmatari anche l’ex sindaco di Pesaro Oriano Giovanelli, per chiedere conto al sindaco della città ducale Maurizio Gambini di cosa vuole fare e come vuole agire. Ma un documento che ha girato anche tra tutti gli esponenti dei Verdi della provincia e quindi anche Pesaro, dove nei prossimi giorni si dovrebbe riunire il direttivo per decidere se muoversi in armonia con i compagni di partito di Urbino sulla vicenda Riceci.
La storia è nota ed è quella di una discarica nata teoricamente attraverso una società di scopo, Aurora, ma che non ha fatto nemmeno un metro in realtà. Visto che il 19 scorso la Conferenza dei servizi indetta dalla Provincia ha bocciato il progetto. Aurora – va ricordato – ha una quota del 40% detenuta da Marche Multiservizi, la cui maggioranza è pubblica, ed il restante 60% è in mano alla società Ecoservizi di San Marino "risultante di proprietà di soggetti non identificabili", dice Carrabs. Tenendo conto che si parla anche di aumento della Tari – su Pesaro entrate maggiorate di un milione di euro circa – Carrabs aggiunge: "Mms ha acquistato il 40% di Aurora con un esborso di euro 3.166.666 tra acquisto quote e aumento di capitale. Sono stati spesi 2,9 milioni per rilevare le quote di Ecoservizi, per acquisire 20mila euro nominali di capitale di Aurora, scatola vuota, creata ad hoc per realizzare la discarica di Riceci, pagando la quota societaria 145 volte in più del suo valore nominale. A seguito dell’aumento di capitale sociale rivalutato 6,6 volte solo 266.666 euro sono finiti nell’azienda Aurora, gli altri tutti a vantaggio di Ecoservizi società di San Marino". E Carrabs aggiunge: "Sarei curioso di sapere in quale conto corrente sono finiti i soldi versati?".
Per l’esponente dei Verdi e per gli altri 11 firmatari del documento "L’amministratore delegato e tutto il consiglio d’amministrazione hanno compiuto una operazione sensa nessuna garanzia... e non adoperando nessuna cautela imprenditoriale per una scelta azzardata". Quindi il finale, che potrebbe coinvolgere anche altri sindaci soci come Maurizio Gambini, è questo: "Se si intende procedere con un’azione di responsabilità sugli amministratori e su Marche Multiservizi". Su questa vicenda è stato presentato anche un esposto alla Procura di Pesaro.
m.g.