E’ la settimana dedicata a Fratte Rosa, il paese delle biodiversità

Le Fave di Fratte Rosa, Presidio Slow Food, sono rinomate per il loro sapore unico. Il legame con la terra e la cultura locale si riflette nella cucina autentica e nelle attività esperienziali offerte. Il paese, ricco di biodiversità, attira artisti e visitatori con le sue tradizioni enogastronomiche e artigianali.

E’ la settimana dedicata a Fratte Rosa, il paese delle biodiversità

E’ la settimana dedicata a Fratte Rosa, il paese delle biodiversità

Si dice che le Fave di Fratte Rosa, l’unico Presidio Slow food nel pesarese, siano le più buone del mondo. Riconoscerle è facile: hanno un baccello corto e contengono quattro semi grandi e tondi. Mangiate fresche sono tenere e hanno un sapore dolce; secche, si trasformano in una farina gustosa da declinare con sughi di mare e di monte. Il merito è dei “lubachi”, terreni di argilla che danno una dimensione culturale diversa a questo paese che Paolo Volponi descrive come dolce, rotondo, leggero e maneggiabile come un vaso, uno dei tanti cocci perfetti delle sue botteghe e fornaci. Ed è in questo splendido contesto che si svolgono le due tappe di "Cosa c’è Dop": da ’Osteria Mamà’ di Matteo Santini e Martina Galli che hanno trasformato uno storico bar in un locale di cucina autentica e verace che fa risaltare prodotti locali che hanno belle storie da raccontare. Pure a ’Osteria!’ i taglieri sono narratori di tipicità e prediligono il tartufo. Luigi Cianni e i suoi figli, Davide e Sebastiano, hanno un laboratorio dedicato.

Il titolo del programma - La terra elogio della cultura - sottolinea il legame di Fratte Rosa con la natura. Forte il legame con la terra, che si tratti dell’argilla usata per forgiare le famose terrecotte d’uso o del ‘lubaco’ dove cresce la favetta e dove crescono vitigni che danno vini rossi impareggiabili come il Rosso Pergola. Fratte Rosa è l’unico comune della Provincia dove si possono coltivare tutte e tre le DOC ma è anche il paese della biodiversità, dove la natura diventa tradizione enogastronomica, artigianato artistico e luogo di passeggiate. Un ricco patrimonio che nel tempo ha attratto numerosi artisti: da Giuseppe Bartolucci a Loreno Sguanci, da Franco Bucci a Paolo Volponi, da Franco Martelli a Mauro Tamburini fino a Matthew Spender, Alberto Mingotti e al maestro Siegmund Weinmaster. Nella settimana dal 22 al 28 aprile si apriranno le botteghe e si proporranno attività esperienziali (dalla lavorazione delle terrecotte al laboratorio di Tacconi), passeggiate nei vigneti e nei campi di fave, esperienze enogastronomiche con la cottura dei legumi nelle pigne. Importante la collaborazione con Casa Bucci Pesaro, luogo oggi rigenerato, che fu sede della fabbrica di Franco Bucci il grande ceramista pesarese che ha dedicato ricerca e studi sulla ceramica d’uso frattese e ha fondato il Museo della Ceramica d’Uso nell’ex convento di Santa Vittoria: qui si realizzeranno alcuni degli eventi della settimana. Sabato 27 inoltre passerà per Fratte Rosa il festival Alte Marche.