Federico Cerreti, morto a 33 anni
Pesaro, 23 dicembre 2019 - Lo ha trovato morto in macchina una guardia notturna. Un malore, forse un infarto. Non ha avuto scampo Federico Cerreti, 33 anni, celibe, operaio nella ditta di imballaggi del padre a Montelabbate, residente da poco in una casa di Santa Maria delle Fabbrecce. L’altra notte, intorno all’1.30, lungo la provinciale che da Montelabbate scende a Chiusa di Ginestreto, un vigilantes ha notato una Dacia Sandero ferma ai lati della strada, con le luci accese.
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Come se l’automobilista si fosse fermato un attimo. Ma la vettura aveva il motore spento. Così la guardia si è avvicinato, ha aperto lo sportello e si è accorto che il conducente era morto. Ha chiamato il 118 e i sanitari hanno solo constatato il decesso. Sono arrivati sul posto anche i carabinieri per avviare i primi accertamenti ma non sembrano esserci elementi che possano far pensare a qualcosa di diverso dal malore.
La magistratura ha deciso di far effettuare l’autopsia per sincerarsi sulle cause del decesso. Federico aveva passato la serata con i suoi compagni di squadra del Gallo Football, squadra di terza categoria, che si era ritrovata al ristorante la Vecchia Fonte di Sant’Angelo in Lizzola per gli auguri di Natale e la promessa di rivedersi per gli allenamenti dopo le festività.
Racconta il capitano della squadra Alex Chiuselli: "Federico che tutti chiamavamo Bebo era coinvolgente. Con lui non ci si annoiava mai, era veramente il ragazzo amico di tutti con cui poteva passare nottate intere a parlare. Per tutta la sera abbiamo scherzato, mi era sembrato in perfetta forma e non c’è mai stato nessun dubbio sulle sue condizioni di salute. Ha mangiato tutto come noi divertendosi e ridendo. Io poi sono andato via verso mezzanotte e mezza, mentre Federico insieme agli altri presumo che se ne siano andati intorno all’una. Alle cinque mi è arrivato un messaggino che mi diceva del ritrovamento del corpo senza vita di Federico. E’ incredibile, non è possibile che si possa morire così". I funerali non sono stati ancora decisi. Prima va eseguita l’autopsia.