Figlia e madre. Poi l’ipovedente. Che belle le storie del judo

Chiara diventa cintura nera con mamma Sonia da ‘spalla’. Paolo supera anche. la prova della disabilità.

Figlia e madre. Poi l’ipovedente. Che belle le storie del judo

Figlia e madre. Poi l’ipovedente. Che belle le storie del judo

Grande soddisfazione per il Judo Club Pesaro, che, dopo la sessione di esami di graduazione e qualifica da parte del Comitato regionale Fijlkam tenutasi al Cus di Camerino, si è arricchito di due nuove cinture nere 1° Dan, di tre 3° Dan e di quattro aspiranti allenatori. La scuola di Judo guidata dal maestro Vittorio Lanari, primo dojo fondato nelle Marche già dal 1951, può ora contare appunto due nuove cinture nere, Chiara Girometti e Cristian Onu, che con la loro dedizione hanno superato positivamente gli esami. Ulteriore soddisfazione è che Chiara ha superato la prova avendo al suo fianco, ed è proprio il caso di dirlo, sua mamma, Sonia Mazzolari, che le ha fatto da Uke, ovvero l’atleta che si cimenta nel subire le tecniche dell’esaminando. Anche il vice presidente Maurizio Tonelli, già tecnico federale di judo e di difesa personale Mga (Metodo globale autodifesa), si è cimentato sostenendo brillantemente l’esame per il terzo Dan davanti alla commissione composta dai maestri della federazione sia regionale che nazionale, per mettersi poi a disposizione in qualità di uke per gli altri due terzi dan, Paolo Ortenzi e Paolo Gramolini, quest’ultimo ipovedente, che con grande gratificazione hanno ben superato la prova. "Ho iniziato a praticare questa disciplina all’età di 8 anni – dice Paolo Gramolini – per poi nel 1993 riprenderlo da ipovedente sotto la guida del maestro storico Romagnoli coadiuvato da Posillipo, fino a prendere il primo grado nel 2001 a Perugia e il secondo dan nel 2006 ad Ancona con Casali. Per me un ulteriore e importantissimo risultato; dopo le tante vittorie con l’Invicta ‘01 nel calcio a 5 Fispic, (dove ci siamo tolti diverse soddisfazioni vincendo storiche finali scudetto contro i cugini dell’Adriatica Uici Fano) e le esperienze nel baskin con la Lupo (come primo ipovedente assoluto in Italia), sono tornato alle origini, rimettendomi in gioco e tornando ad allenarmi duramente sul tatami con Maurizio e gli altri atleti. Vorrei ringraziare per l’attenzione e l’opportunità il maestro Vittorio Lanari, ma soprattutto Maurizio Tonelli per la pazienza ed il tempo dedicatomi e Paolo Ortenzi per gli approfondimenti dei kata nonostante la mia disabilità visiva".

Ovviamente per lo storico Dojo di via Gai, diretto fino a pochi anni fa dal mitico "Zaga" poi degnamente sostituito dal maestro Lanari, è una grande ed importante conferma perché da sempre realtà attenta e sensibile all’inclusione, palestra dove ci si mette alla prova con ragazzi autistici, ipovedenti o con altre forme di diversa abilità, grazie alle certificazioni via via acquisite ed alla grande esperienza dello staff tecnico. A concludere con il botto si sono infine cimentati superando ottimamente l’esame per la qualifica di Aspirante Allenatore, nuovamente Paolo Ortenzi, che ha fatto "gli straordinari" anche in qualità di uke, insieme a Sonia Mazzolari, Elena Del Romano e Massimiliano Tonelli.