
Gite scolastiche, aumenti dei costi del 30%
E’ tempo di gite scolastiche, le prime post pandemia. Se da un lato c’è la gioia di poterle organizzare dall’altro ci sono gli aumenti dei costi. Si stima un 30% in più per i viaggi scolastici 2023 a livello nazionale cosa che si ripercuote anche su quelle locali. Abbiamo dunque chiesto alle scuole superiori di Urbino come hanno organizzato questo momento tanto sognato dai ragazzi.
"C’è stato un aumento che oscilla dal 20 al 30%, sopratutto nei viaggi brevi perché il trasporto incide molto. Il costo, all’Itis di Urbino, non ha precluso la partecipazione - spiega la professoressa Barbara Spadoni -. Chi in gita non ci è andato, o non ci andrà, è solo per motivi disciplinari, quelli economici riguardano pochissimi ragazzi. Si fa un calendario iniziale per tutta la scuola e ottenere vantaggi se si decide in anticipo", conclude Spadoni.
Si sceglie l’Italia, magari raggruppando più classi, perché ad incidere sono i trasporti e paradossalmente un viaggio di un giorno è più dispendioso che uno da quattro notti. Quasi nessuna scuola dispone di un fondo cassa gita ma ci sono delle soluzioni per far sì che tutti i ragazzi possano partecipare.
Anche la preside Claudia Guidi del Laurana - Baldi conferma gli aumenti: "E’ stata fatta la scelta di mete meno costose. Sole le quinte all’estero, a Berlino. Per i gemellaggi ed Erasmus si è scelta Malta anziché Dublino perché troppo cara".
Incrementi dovuti ai trasporti non solo per l’aumento dei carburanti, ma come confermano alcuni operatori mancano gli autisti. Durante la pandemia molti hanno cambiato mestiere.
"Siamo riusciti a fare viaggi d’istruzione per quasi tutte le classi. Le quarte sono andate a novembre a Venezia e alla Biennale. Le quinte a Barcellona ma i prezzi troppo alti ci hanno fatto optare per 5 giorni a Napoli e Costiera amalfitana. Il viaggio in Italia garantisce un risparmio di circa il 20% (100 euro) a ragazzo. Abbiamo delle borse di studio per le gite destinate agli studenti particolarmente meritevoli", spiega dirigente scolastica Bianca Maria Pia Marrè.
"Abbiamo mantenuto gli stessi tetti di spesa degli anni precedenti, 500 euro per le quinte, scegliendo viaggi più corti, solitamente un giorno in meno. Per i soggiorni studio (5 tra Spagna, Malta e Francia) non siamo riusciti a mantenere gli stessi tetti spesa chiedendo ai genitori se erano disponibili a spendere il 10% in più rispetto al previsto, quindi 750 euro. Aerei e pullman hanno il costo maggiore, servizi e hotel si sono mantenuti stabili", conclude Daniele Piccari, preside del Istituto scolastico Raffaello.
Francesco Pierucci