REDAZIONE PESARO

Guinza: "Va imposto un pedaggio ai mezzi"

L’intervento di un lettore: "Per completare la E78 occorre spendere ancora molto soprattutto nel versante umbro. Servono soldi"

Il nostro lettore nonché ex tecnico dell’Area Scientifica dell’Università di Urbino, Sauro Teodori ci invia questa riflessione: "Leggendo i giornali pare che assessori regionali di oggi e rappresentanti politici del territorio abbiano in mente una superstrada Fano-Grosseto a quattro corsie e un tunnel della Guinza a due canne. Ma simili prospettive in grande stile avrebbero bisogno di incontri e progettazioni altrettanto ambiziosi, che coinvolgano non soltanto i tecnici dell’Anas ma anche la Società Autostrade e inevitabilmente con una prospettiva medio-lunga, proiettata realisticamente almeno al 2030. In passato si era ipotizzato un pedaggio, seppur per un tratto limitato, che potrebbe coprire il tratto Mercatello-Selci Lama (19 Km circa). Del resto esistono in Europa numerose superstrade con brevi tratti a pedaggio, ma forse non tutti si rendono conto del fatto che da Mercatello a Parnacciano si incontrano soltanto foreste e montagne, per poi scendere verso Lama attraverso una stretta strada provinciale. Dall’uscita della Guinza sul Fosso Parnacciano, per raggiungere Selci e imboccare la E45 Cesena–Terni occorrono circa 11 chilometri di strada provinciale che corre lungo il fosso con passaggi tortuosi su versanti ripidi, che solo un intervento della Società Autostrade sarebbe in grado di realizzare, prevedendo un tracciato autostradale a quattro corsie, con diversi viadotti e un paio di brevi gallerie. A Selci andrebbe collocato un casello di uscita per entrare sulla E 45, poi quattro corsie per altri 11 chilometri. E infine l’innesto a Bagnaia di Monterchi con la E78 che già da decenni collega Siena e Grosseto. Quindi, se vogliamo esser realistici e prevedere ciò che è davvero necessario, occorre un confronto serio e diretto tra Regioni Marche, Umbria e Toscana con Anas e Società Autostrade. Se davvero la politica e i cittadini del Montefeltro e della Valle del Metauro vogliono veder completata questa lunghissima tela di Penelope, devono avere idee concrete e realistiche, per quanto ambiziose.

I costi per il totale completamento della E78 a quattro corsie da Santo Stefano di Gaifa a Bagnaia di Monterchi li valuteranno i tecnici competenti ma vedrebbero ripartiti tra Regioni, Anas, Ministero e Società Autostrade. Ma ciò di cui va tenuto conto assolutamente è che la strada SP200 che scende da Parnacciano verso Selci ha attualmente una larghezza massima di quattro metri e in un paio di tratti anche di 2,30 metri attraversando gli abitati di Renzetti e Ripole". Dunque a essere realisti c’è ancora tanto da fare.