
La Fondazione Rossini che è titolare di palazzo Olivieri, sede del Conservatorio, non ha un soldo; il Comune non ha aule libere a disposizione. Per cui per pagare l’affitto dello stabile di viale Trieste di proprietà della Curia – è quello davanti a Pesaro studi – il presidente del conservatorio Salvatore Giordano è dovuto andare a bussare cassa al ministero della Ricerca e dell’Università. Questa la situazione, non facile, che si sta trovando di fronte il Conservatorio Rossini che è al centro di una progetto di riqualificazione dell’immobile per un importo di 4 milioni e 300mila euro. "Noi speriamo di avere il progetto esecutivo nelle mani per la fine del mese dopodiché dobbiamo ottenere le autorizzazioni sia da parte della Sopritendenza che dell’amministrazione comunale per cui speriamo di terminare l’iter entro la fine dell’anno", dice Raniero De Angelis, l’ingegnere che sta guidando questo percorso che ha tempi definiti. "Perché noi dobbiamo concludere i lavori entro i tre anni dallo stanziamento dei fondi ricevuti per la riqualificazione di palazzo Olivieri", dice il presidente Salvatore Giordano. Calendario alla mano i muratori devono uscire dal Conservatorio entro la metà del 2024.
Questo il cronoprogramma ma in caso di varie ed eventuali che potrebbero emergere cammin facendo, c’è anche chi si sta premunendo come Lorenzo Bavaj che organizza ormai da vari anni il masterclass internazionale di canto libero con il tenore Josè Carreras. Questo master è in programma dal 2 all’8 di ottobre e Bavaj per non rischiare, ha ‘fermato’ per il concerto finale degli allievi l’unico spazio sicuro disponibile: l’hotel Excelsior.
Perché il Pedrotti non è utilizzabile e sul teatro Rossini ci sono ancora dei punti interrogativi.
Comunque sia, il presidente del Conservatorio Salvatore Giordano ha da ormai qualche settimane aperto un tavolo di trattative con il nuovo arcivescovo proprio per avere in affitto lo stabile di viale Trieste che ha ospitato fino allo scorso anno gli alunni del liceo classico ‘Mamiani’. "Noi pensiamo di prendere possesso dell’immobile per il mese di ottobre al fine di avere tutte le aule funzionanti – dice Giordano – per l’inizio dell’anno accademico che parte il primo di novembre e per questo finanziamento aggiuntivo che abbiamo messo in conto per l’affitto dello stabile, il ministero ci ha dato la sua assicurazione. La Fondazione? Non hanno soldi ed hanno anche difficoltà a pagare tutte le bollette per il riscaldamento".
Quanti soldi occorrono, in aggiunta a quelli già stanziati, per far traslocare il Conservatorio Rossini dal centro al mare? L’Asur che l’aveva preso in affitto lo stabile per i corsi per gli infermieri era poco sotto i 100mila euro l’anno. Ma sembra che la trattativa tra il Conservatorio e il Vescovo, parta da importi un po’ più bassi.
m.g.