Il crocifisso dei miracoli. Vigila su Casteldimezzo: "E aiutò mamma malata per una gravidanza"

Domani la tradizionale festa: il parroco don Daniele racconta gli ex voto

Il crocifisso dei miracoli. Vigila su Casteldimezzo: "E aiutò mamma malata per una gravidanza"

Il crocifisso dei miracoli. Vigila su Casteldimezzo: "E aiutò mamma malata per una gravidanza"

La festa del SS. Crocifisso di Casteldimezzo cade domani, Lunedì di Pasqua, che è il giorno in cui il crocefisso è stato ritrovato. Al mattino c’è la messa ad ogni ora, dalle 7,30 alle 10,30; al pomeriggio, alle 15,30 si svolge la processione per le vie del borgo con la banda di Colombarone-Fiorenzuola. Poi intrattenimento musicale nella piazza centrale del paese con un piccolo buffet.

Don Daniele Federici, responsabile della Chiesa del SS. Crocifisso di Casteldimezzo rievoca la storia di questo crocifisso e i suoi "poteri": "Il Crocifisso di Casteldimezzo è considerato miracoloso. Un’antica tradizione racconta che venne dal mare e fu trovato sulla spiaggia della Vallugola per poi essere portato in paese il lunedì di Pasqua dell’anno 1500. Il primo miracolo risale al 1517, quando l’abitato di Casteldimezzo scampò alla minaccia delle bande dei soldati di Pietro dei Medici, che si stavano avvicinando al paese; è documentato da una lapide murata nel 1652 su una colonna della chiesa. Poi vi sono molti ex voto, almeno quelli rimasti dopo l’ultima guerra mondiale. Da quando sono parroco me ne hanno portati tre. Uno dei paesani, per ringraziare il Crocifisso per la salvezza del piccolo borgo durante il terribile incendio dell’agosto del 2017; il secondo me lo ha affidato una persona che è uscita incolume da un grave incidente in montagna; e un terzo donato da una mamma, che per problemi al cuore non avrebbe potuto concepire bambini, e se anche fosse successo, la gravidanza avrebbe corso seri pericoli. Dopo una novena al Crocifisso, ha concepito un bambino, la gravidanza è andata bene, e adesso il ragazzino ha 11 anni e gode di piena salute".

Quali sono le opere d’arte più importanti custodite nella Chiesa? "Oltre al SS. Crocifisso – risponde don Daniele – un’opera in legno del XV secolo, scolpita da Antonio de Bonvesin e dipinta da Jacobello da Fiore, c’è la pala d’altare di Girolamo Marchesi, dipinta nel 1500, dove si vede Maria in trono con Gesù Bambino in mezzo a Sant’Apollinare e San Cristoforo con un secondo Gesù bambino sulle spalle, perché la leggenda racconta che il soldato Cristoforo, dopo avere girovagato alla ricerca del re più potente da servire, aiutò un misterioso bambino ad attraversare un fiume. Quel bambino era Gesù che insegnò a Cristoforo il servizio della carità".

Luigi Diotalevi