"Il lavoro dello scrittore è davvero duro"

Asia D'Arcangelo affronta il dilemma dell'incertezza con un corso di scrittura creativa, scoprendo l'importanza di creatività, struttura e finale nelle storie.

Cari lettori, in questo momento della mia vita in cui mi perseguita il pensiero "non so cosa fare", ho deciso di seguire un corso di scrittura creativa. Ho sentito il bisogno di uscire dalla comfort zone dell’io e del racconto, seppur a piccole dosi, della mia esistenza. Sento la necessità di imparare a scrivere e inventare storie su personaggi nati dalla mia immaginazione.

Come ho sempre pensato il lavoro dello scrittore non è una passeggiata: lezione dopo lezione mi rendo conto sempre più che saper scrivere, cercando di essere fedeli il più possibile alle regole della grammatica italiana non basta; così come non è sufficiente avere una semplice idea se non si sa poi come svilupparla. Da dove partono la creatività e l’inventiva per una storia? Bella domanda! Il segreto è quello di dar sfogo alla propria curiosità tramite una serie di domande e risposte su un determinato oggetto, un dettaglio particolare o una persona sconosciuta.

Senza giudizio, quello che ne esce fuori, anche se può sembrare privo di senso, è esattamente quell’idea per un ipotetico racconto o addirittura un romanzo. Un altro punto fondamentale e, a parer mio, difficile, è la necessità di avere già in mente un finale. Senza un inizio e una fine già impostati è difficile sapere come affrontare il percorso della storia. La trama, i personaggi, il messaggio da voler trasmettere e il percorso dei cambiamenti che a volte stravolge completamente il racconto, sono i quattro punti cardinali che compongono tutte le storie del mondo.

Ho ancora tanto da imparare, ma sono già tanto carica di entusiasmo e di buoni propositi. Pensare che ci sia tutto questo lavoro dietro ad un libro, e che tutte le parole stampate su carta siano state scelte con cura, mi conferma che scrivere è uno dei mestieri più magici del mondo.

Asia D’Arcangelo