Istituto zooprofilattico, la parola agli esperti

Si è stabilito di affrontare la questione in un Consiglio monotematico con il direttore Caputo. Intanto, congelata la vendita dei terreni

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Due pezzi di città si sono ritrovati ieri pomeriggio in consiglio comunale, perché da una parte c’erano gli interessati alla vicenda del porto, dall’altra la questione riguardante la nuova sede dell’istituto zooprofilattico alla Torraccia, in un’area che è proprio alle spalle del nuovo palazzo dello sport. Su questa vicenda c’era una mozione urgente presentata dalla consigliera indipendente (ex 5 Stelle) Lisetta Sperindei. Alle spalle dei consiglieri, una decina di abitanti dell’area della Torraccia, quelli maggiormente interessati all’edificazione della nuova sede.

Il problema qual è? E’ che si tema che all’interno della nuova struttura si possano fare esperimenti su animali infetti. Comunque dopo una serie di trattative con l’assesore Pozzi e il presidente della sesta commissione Gambini, è stata tolta l’urgenza alla mozione per cui dell’argomento non si è discusso. Il tutto è stato rimandato all’interno di una seduta monotematica della commissione alla quale dovrebbe partecipare, proprio per spiegare le finalità della struttura, anche il direttore dello Zooprofilatico di Umbria-Marche, Vincenzo Caputo. Ma la data deve essere stabilita e non è detto che il vertice di questa struttura, che dipende dal ministro della Sanità, partecipi.

Da parte sua l’amministrazione ha anche aggiunto che il rogito notarile della vendita dei terreni comunali (500mila euro per 12mila metri quadrati), sarà rinviata al prossimo anno. A sostenere le posizioni del quartiere solo Loretta Sperindei perché il consigliere della Lega Andrea Marchionni, che inizialmente si era astenuto su questa vicenda, ha lasciato l’aula.

Una vicenda rinviata sine die, così come è stata rinviata a una seduta della commissione anche la vicenda riguardante l’installazione delle antenne per il 5G in città, che avevano portato alla creazione di comitati contrari alle installazioni sia a Soria che nel quartiere di Muraglia. Sempre la consigliera Sperandei aveva chiesto, a proposito del 5G, l’acquisto da parte dell’amministrazione di due apparecchiature in grado di monitorare le emissioni di onde elettromegnatiche da parte di questi repetitori di ultima generrazione. L’ex esponente dei 5Stelle aveva inoltre chiesto una sorta di monitoraggio per escludere la correlazione con l’insorgenza di patologie. Anche in questo caso, tutto rinviato.