ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

"Non volevo finisse così". Il killer di Marotta davanti al giudice, resta in carcere

Sandrino Spingardi ha sparato alla festa dei bimbi. Il movente? “La musica troppo alta”. Le accuse nei suoi confronti sono pesantissime: omicidio volontario aggravato e tentato omicidio. Il legale che lo difende: “Ha tentato il suicidio dopo la sparatoria, ma la pistola si è inceppata”

Omicidio alla festa dei bimbi a Marotta. Nel tondo: Griselda Cassia Nunez, 44 anni, la vittima, e la figlia Kenia, 28 anni

Omicidio alla festa dei bimbi a Marotta. Nel tondo: Griselda Cassia Nunez, 44 anni, la vittima, e la figlia Kenia, 28 anni

Pesaro, 14 luglio 2025 – “Non volevo finisse così”. Lo ha detto questa mattina Sandrino Spingardi, 71 anni, davanti al gip del tribunale di Pesaro. Venerdì sera, però, Griselda Cassia Nunez, 44 anni, è caduta a terra uccisa, e sua figlia Kenia, 28 anni, è rimasta ferita al volto.

Ha sparato durante la festa di fine asilo della figlia di Kenia, presenti altri 4 bambini con i genitori oltre alla piccola di 5 anni che sono riusciti a mettersi in salvo. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere a Villa Fastiggi. Lì Spingardi è sorvegliato a vista.

Il movente

Secondo quanto riferito in aula durante l’interrogatorio di garanzia, l’ex idraulico ha confermato il movente: la musica. O meglio, “la musica troppo alta”, che da anni, racconta, lo perseguitava. Viveva in una roulotte accanto alla casa della cognata. “Organizzava sempre feste, non ce la facevo più”, ha detto al gip. “Ho reagito d’istinto”. E quell’istinto, venerdì sera, lo ha spinto a prendere la pistola e sparare: colpi letali per Griselda e devastanti per la figlia Kenia, colpita al volto davanti alla sua bambina di cinque anni. Una scena da incubo che ha trasformato un momento di festa in una strage familiare.

Le accuse

Incensurato, è assistito dall’avvocato di fiducia Aldo Rocco Nocito. Le accuse nei suoi confronti sono pesantissime: omicidio volontario aggravato e tentato omicidio. Domani verrà conferito l’incarico per l’autopsia: solo dopo l’esame sarà possibile fissare la data dei funerali. Intanto, sul fronte della sopravvissuta, arriva una notizia che, almeno, consola. Kenia è stata dimessa dall’ospedale di Torrette e trasferita a Fano, dove è ora ricoverata con la figlia piccola. Entrambe sono seguite dai familiari e da un’équipe di supporto psicologico. Nel frattempo, la casa teatro della tragedia è ancora sotto sequestro. I carabinieri dovranno ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto: quanti colpi, da quale distanza e se davvero, come dice Spingardi, voleva solo spaventare.

Il legale: “È dispiaciuto”

È molto dispiaciuto per ciò che ha fatto e si è pentito del gesto compiuto subito, appena si è reso conto che aveva ucciso una persona”, ha detto all'Ansa a margine dell'udienza di convalida d'arresto a Pesaro, l' avvocato Aldo Rocco Nocito, difensore di Spingardi. Il legale ha riferito che, dopo la sparatoria, il 71enne aveva anche “tentato il suicidio, provando a spararsi, ma la pistola si è inceppata”. Per il resto, durante il faccia a faccia con il giudice “sono stati confermati i fatti già noti”. “Ora spetta al Magistrato decidere come procedere - ha proseguito l'avvocato difensore - e noi valuteremo di conseguenza il da farsi, come ad esempio la richiesta di verifica della capacità di intendere e di volere al momento del fatto”.