La doppia installazione dell’artista Arianna Pace. Così le “Pietre cantano“

Due eventi alla biblioteca comunale e nella residenza artistica “Casa Sponge“.

La doppia installazione dell’artista Arianna Pace. Così le “Pietre cantano“

La doppia installazione dell’artista Arianna Pace. Così le “Pietre cantano“

Oggi alle 17 alla biblioteca comunale di Pergola “Giuppi“ e a seguire alla residenza artistica “Casa Sponge“, col patrocinio di Pesaro 2024 Capitale italiana della cultura, verrà presentata una doppia installazione permanente della giovane artista pesarese Arianna Pace dal titolo “Pietre che cantano“. Si tratta della tappa finale di un progetto di welfare culturale nato nel 2023. L’artista, infatti, partendo dalla collezione di fossili Raffaele Piccini, ha sviluppato un progetto che racconta le connessioni tra il patrimonio paleontologico, il paesaggio, il Monastero di Fonte Avellana, la ricerca di “Casa Sponge“ e la comunità pergolese. "Il tutto, attraverso un metodo di ricerca condiviso, utilizzando il cammino come strumento per riconoscere il senso delle cose. Primo passo per costruire un paesaggio dove le strade non conducono solo a luoghi, ma sono esse stesse ambiente". Curatrice del progetto è Antonella Micaletti, che si è avvalsa della collaborazione di Giovanni Gaggia e dei volontari di Auser, Pro Loco e “Pergola Nostra“. "“Pietre che Cantano“ si compone di due installazioni – evidenzia Arianna Pace –. L’opera all’interno della biblioteca presenta, attraverso il frammento fotografico, un paesaggio ricostruito e vissuto con la comunità, mettendo in evidenza dettagli visibili e non visibili. La seconda installazione abita “Casa Sponge“. Una “sezione sottile“ di rosso ammonitico dipinta su una lastra di plexiglass. Si chiama “sezione sottile“ un finissimo strato di roccia, reso allo spessore di 0,03 millimetri che ci permette di vedere attraverso. Cosi l’osservatore diventa soggetto attivatore dell’opera stessa".

s. fr.