La furia di un nigeriano, devasta l’hotel Elvetia: "Voglio 5 donne e lo chef"

Il 23enne che era ospite dell’albergo arrestato per tentata estorsione e lesioni: ha colpito il titolare con delle pietre. Poi quelle richieste assurde.

Alcuni dei danni fatti all’hotel Elvetia, zona mare, dal nigeriano 23enne, poi arrestato dai carabinieri

Alcuni dei danni fatti all’hotel Elvetia, zona mare, dal nigeriano 23enne, poi arrestato dai carabinieri

Pesaro, 15 agosto 2023 – Voleva restare nell’hotel, ma soprattutto voleva 1500 euro, una camera tutta per sè, 5 donne nigeriane, uno chef nigeriano e un menù anche quello nigeriano. Ma quando si è sentito dire di no ed è stato fatto uscire dall’albergo, è diventato una furia e ha colpito uno dei titolari con due pietre, poi ha afferrato il posacenere all’ingresso della struttura e si è scagliato contro le vetrate, sfondandole. L’epilogo violento di due giorni di paura e follia in cui ha tenuto sotto scacco l’albergo, gestori e anche gli altri ospiti. In arresto è finito così l’altra sera un nigeriano di 23 anni. Tentata estorsione aggravata, lesioni e danneggiamento, le accuse. Teatro della violenza, l’albergo Elvezia, in viale Fiume. E a raccontare quelle 48 ore di delirio è la stessa vittima, Andrea Verde, uno dei due titolari.

"E’ stato un incubo, ed è successo proprio nel giorno del mio 60esImo compleanno che ho passato tra la caserma e l’ospedale - la premessa di Verde - Questo ragazzo è arrivato qualche giorno fa nella nostra struttura, mandato dal pronto intervento sociale che fa capo al Comune. Doveva stare solo due giorni, il e il 10, poi l’11 doveva andare a Jesi dove gli è stata trovata una sistemazione alla Casa delle genti della Caritas del posto. Ma quando è stato il momento di lasciare la camera, ha detto che non se ne voleva andare. Gli abbiamo dato 50 euro per pagarsi il treno e del cibo. Lui ha preso i soldi e si è rimesso a letto. Così abbiamo chiamato i carabinieri che l’hanno fatto uscire". Il nigeriano è andato a Jesi, ma poi è ritornato. "Sabato riviene in albergo - riprende Verde - fuma la sigaretta, si siede in reception, butta il mozzicone. Proviamo a parlarci e lui ribadisce che vuole stare da noi". Ma con gli optional. "Comincia a fare quelle richieste assurde, delle donne, del cuoco e poi pretende quei 1500 euro. Butta gli sgabelli in terra. Richiamiamo le forze dell’ordine".

"Arrivano carabinieri e polizia. Lui si spoglia, resta in mutande e si siede sul marciapiede. Arriva anche la guardia medica, il comune gli fa un Tso e lui finisce in psichiatria". E’ dimesso poche ore dopo. "Dicono che non ha patologie psichiatriche. Ma domenica si ripresenta e mi colpisce con le pietre, poi spacca la vetrata col posacenere. A quel punto i militari lo hanno ammanettato". "Gli altri africani miei clienti sono molto arrabbiati. Dicono che queste persone danneggiano anche loro che invece lavorano e sono in regola". Lunedì, sarà davanti al giudice per la convalida.