"La mia Vis se la giocherà fino alla fine. Ci sono progetti e voglia di costruire"

Oggi il derbyssimo con i romagnoli. Il nuovo mister: "Niente depressione, ho visto gran voglia e applicazione: questo mi fa ben sperare. Poi un gruppo che a livello fisico sta bene. Ed il merito è di chi mi ha preceduto".

"La mia Vis se la giocherà fino alla fine. Ci sono progetti e voglia di costruire"

"La mia Vis se la giocherà fino alla fine. Ci sono progetti e voglia di costruire"

Da buon romano, Roberto Stellone (nelle foto Toni) marca la discontinuità rispetto alla compostezza sabauda di Banchieri. Vivace, estroverso, prodigo nelle risposte. Si presenta senza voce (‘In questi giorni ho dovuto parlare molto’), ma si fa capire. Il direttore Michele Menga, che tiene innanzitutto a ringraziare Banchieri per ‘quanto fatto in questo anno’, lo introduce come ‘un tassello importante. E ancora una volta il presidente ci ha fatto un regalo’.

Stellone motiva la scelta di Pesaro, dopo aver rifiutato piazze come Lecco e Pescara: ‘Devo dire che la chiamata di Michele, che conosco da anni, è stata convincente. E l’incontro col presidente decisivo. Negli ultimi 7 anni sono sempre subentrato. Mi interessava il progetto, qui c’è voglia di costruire, il centro sortivo ne è un esempio, raramente ho visto cose del genere’.

Come ha trovato la squadra? ‘Niente depressione, ho visto grande voglia e applicazione e questo mi fa ben sperare. E poi un gruppo che a livello fisico sta bene, e questo va a merito di chi mi ha preceduto. Quanto alla testa, vedremo domani sul campo’.

Giudizi lusinghieri anche sui giocatori: ‘Tutti mi hanno fatto un’impressione migliore di quanto pensassi’. La classifica? ‘Ovvio, non è tranquilla. Sono qui apposta. Serviranno 4 partite, ne serviranno 6? L’importante è giocarle tutte come fossero l’ultima della vita. A cominciare da Rimini’.

Dice di aver già deciso la formazione, ma di aver avuto molte difficoltà nelle scelte. ‘In ogni caso, 11 partono, altri 5 subentrano. Si può cambiare anche in corsa’. E questo vale anche per il modulo: difesa a 4 o a 3 fa poca differenza: ‘Serve coprire bene gli spazi. Il calcio di oggi è fatto di rotazioni, cambi di posizione. Ai miei chiedo soprattutto organizzazione: capire quando attaccare alto, quando aspettare, come evitare le ripartenze. Ci saranno momenti in cui dovremo stare lì e lavorare di squadra’. Sulle cose da migliorare: ‘Aumentare le conclusioni, più presenza in area, subire di meno’.

Stellone ha visto il Rimini contro l’Olbia. ‘Mi ha fatto un’ottima impressione. Ha giocatori importanti, ma li abbiamo anche noi. Certo, dovremo tenerli il più possibile lontani dalla nostra porta’. Quanto alle motivazioni: ‘Sono decisive. Dobbiamo avere più voglia noi di salvarci che loro di andare ai playoff’.

Assenti Pucciarelli (squalificato), Tonucci e De Vries (infortunati). Al seguito dei vissini circa 200 tifosi.

Così in campo (stadio Romeo Neri (ore 20,45). Rimini (4-3-3): Colombi; Lepri, Pietrangeli, Gorelli, Semeraro; Delcarro, Sala, Garetto; Lamesta, Morra, Cernigoi. All. Troise. A disp. Colombo, De Lucci, Tofanari, Oddi, Megelaitis, Marchesi, Quaquarelli, Capanni, Ubaldi, Satalino.

Vis Pesaro (4-4-2): Neri F.; Mattioli, Rossoni, Zagnoni, Peixoto; Da Pozzo, Obi, Di Paola, Rossetti; Karlsson, Nicastro (Molina). All. Stellone. A disp. Polverino, Nina, Pecile, Neri G.M., Ceccacci, Loru, Foresta, Mamona, Iervolino, Kemayou.

Arbitro: Diop di Treviglio.