
Daniela Massi, vice preside della elementare ’Chiara Lubich’ di Largo Baccelli, è arrivata a scuola appena ha saputo dell’esplosioni: "Io spero solo che sia stato uno scherzo di cattivo gusto. Ma davvero spero questo. Non posso pensare che qualcuno abbia voluto fare del male alla nostra scuola, non c’è nessun motivo. Andiamo perfettamente d’accordo con tutti, mai ricevuto minacce o brutti scherzi o vandalismi. In questa scuola ci sono oltre 220 bambini ma da quella uscita secondaria di via Nitti passano solo due classi, che saranno formate da 40 alunni. Nessuno di loro per fortuna si è trovato lì al momento dell’esplosione delle due bottiglie di plastica riempite di acido".
Esplosioni davanti a scuola, presi tre ragazzini: "Abbiamo imparato su Youtube"
Tre ragazzini, di scuola media, che abitano nei paraggi della scuola, intercettati mentre gironzolano insistentemente davanti a polizia e vigili del fuoco, dicono: "Noi abbiamo visto fuggire una donna e subito dopo abbiamo notato quelle bottiglie davanti al cancello della scuola. Poi una è esplosa, e ci siamo affacciati. Non c’era nessuno. Qualcuno è passato vicino e se n’è andato. Ma l’altra bottiglia, rimasta in piedi, è diventata nera, si è ingrossata ed è esplosa. Anche in questo caso, non c’era nessuno vicino ed è andata bene. Noi abbiamo visto quella donna che correva via prima delle esplosioni. Aveva la mascherina e un cappuccio nero in testa. Aveva anche una tuta nera. E’ andata verso la chiesa di San Carlo Borromeo. Ma poi abbiamo sentito un altro scoppio, questo verso i giardinetti. Ma non sappiamo se è stata un’altra bottiglia con l’acido o un petardo. Però ha fatto molto rumore".
Le insegnanti della elementare, che hanno fatto uscire i bambini in mezzo alle due esplosioni, avvenute nell’arco di dieci minuti, sono ammutolite. Non trovano spiegazioni. Sul posto ci sono gli agenti della squadra mobile e della volante di polizia ma la raccolta di informazioni e testimonianze non è questione di facile disbrigo. Aggiunge la vice preside Massi: "Purtroppo qui non abbiamo telecamere che riprendano gli ingressi della scuola, altrimenti sarebbero tornate utili".
Non ci sono telecamere esterne nemmeno nei prospicienti negozi e la gente che passa dice di non essersi accorta di nulla o al massimo di aver sentito un’esplosione pensando ad un petardo. Gli inquirenti non intendono avanzare ipotesi, ma è certo che non sottovalutano il fatto escludendo lo scherzo di cattivo gusto. L’unico odore era quello acre dell’acido esploso.
ro.da.